Mentre cala nei sondaggi grazie all’intervista sull’armocromista a Vogue (notoriamente la rivista di riferimento di operai e proletari) e al sempre più palese vuoto di idee e contenuti, Elly Schlein deve subire l’ennesima scudisciata. A dargliela, in diretta ad “Agorà“, il talk show del mattino di Rai3 condotto da Monica Giandotti, è Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl. Tra gli ospiti della puntata dell’8 maggio, il sindacalista ha mandato un avviso chiaro, soprattutto alla sinistra, che negli ultimi giorni sta cercando di agganciare la lotta dei sindacati a quella del partito: “Con Elly Schlein ci siamo incontrati subito dopo la sua elezione”, dice Sbarra. “Però continuiamo a ritenere che la mobilitazione sindacale deve restare squisitamente di natura sindacale”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Afferma Luigi Sbarra mandando un chiaro messaggio al Pd e alla sua neosegretaria dal passaporto svizzero e americano Elly Schlein: “Facciamo sindacato, siamo custodi gelosi della nostra autonomia. Se qualcuno pensa di strumentalizzare la nostra protesta sindacale o snaturarla sovrapponendo obiettivi di opposizione politica si sbaglia di grosso. Noi non facciamo da catalizzatore a nessun progetto politico, l’azione sociale e l’opposizione politica devono restare distinti e distanti. Le ragioni della mobilitazione che abbiamo messo in campo da più di un mese e che andranno avanti per tutto il mese di maggio, sono finalizzate a riprendere la via del dialogo e del confronto stabile e affidabile con il governo”. (Continua a leggere dopo il video)
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Luigi Sbarra: scudisciata a Elly Schlein, carezza a Meloni
Poi, spiegando che non vuole alcuno scontro frontale con il governo Meloni, Luigi Sbarra chiude: “Abbiamo apprezzato tantissimo il governo sul taglio del cuneo fiscale, anche se va ulteriormente reso strutturale e rafforzato. In materia fiscale il governo deve aprire il confronto con i sindacati sulla legge delega. Sul decreto lavoro due questioni non ci convincono. L’allargamento ulteriore dei voucher e, sul reddito di cittadinanza, per la parte che riguarda gli occupabili non c’è un forte investimento sulle politiche attive, sulla formazione, sulla riqualificazione”. Elly Schlein avrà recepito il messaggio?
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