Oggi chi vi scrive ha imparato un vocabolo nuovo: “armocromista”. Se non avete un armocromista personale non siete nessuno, e non potete ambire certo a guidare il secondo partito italiano, tra lotta di classe e interviste su Vogue, con tanto di fotografie molto trendy. Proprio Elly Schlein, infatti, ha la sua armocromista di fiducia e lo racconta fiera nella lunga intervista concessa alla patinatissima rivista, nemmeno fosse una influncer alla Chiara Ferragni. Saremo antiquati noi, ma un tempo i politici di sinistra – figurarsi quelli che si proclamano di “sinistra sinistra” – difficilmente finivano su Vogue Italia, la bibbia dell’alta moda e dell’effimero. Se anche voi ve lo state chiedendo, per armocromia si intende, secondo le informazioni reperite in Rete, “una disciplina che, attraverso l’analisi delle caratteristiche di una persona, individua i colori amici, ovvero le tinte da prediligere nell’abbigliamento e nel make-up”. Detto questo, passiamo alle cose serie: soprattutto due aspetti fanno storcere il naso a più d’uno, e anche a sinistra, come vedremo: il fatto che tale Enrica Chicchio, l’armocromista della Schlein, applica tariffe non proprio popolari, da 140 ai 300 euro l’ora. Ma, soprattutto, il fatto che il fondamentale intervista sia uscita proprio il 25 aprile, il giorno sacro della sinistra italiana. Peraltro, una persona che paga 300 euro, per farsi dire come vestirsi, come fa a candidarsi per guidare un Paese? E non ce lo domandiamo solo noi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il Giornale d’Italia, infatti, solitamente ben informato, ha pubblicato alcuni messaggi delle chat su WhatsApp di esponenti di peso del partito, di cui non fa i nomi. Vi si leggono definizioni davvero azzeccatissime come questa: “Il Pd è solo un utero in affitto per far nascere un nuovo soggetto politico di sinistra sinistra”; oppure “Elly vuole fare una grande Sel, le interessa solo questo, del Pd se ne frega”. Tra le altre questioni fondamentali per le sorti del Paese, affrontate nell’intervista, l’orientamento sessuale della Schlein e le sue serie televisive preferite. Secondo noi sarà un clamoroso autogol, un po’ come la cena Vip da Baglioni, e ce lo testimonia il fatto che, in sfregio al senso del ridicolo, le testate paladine del mondialismo celebrano la svolta estetica di Elly Schlein come fosse un grande trionfo politico. (Continua a leggere dopo la foto)
L’Huffington post titola addirittura sul “Power dressing di sinistra”, qualsiasi cosa significhi, mentre la Repubblica, che invece titolava “Il trench dei due mondi”, ha immediatamente contattato la consulente d’immagine e armocromista Enrica Chicchio, che ha rilasciato dichiarazioni non molto di sinistra. Cose come: “Via l’eskimo, ora il trench. Elly come le dive di Hollywood”; “Nelle mie categorie Elly è un inverno“. (Continua a leggere dopo la foto)
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D’altronde, non potevano fare peggio di Elly Schlein, che nell’intervista ha dichiarato candidamente: “A volte sono anticonvenzionale, altre volte più formale. In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista, Enrica Chicchio”. Sicché il Giornale ha gioco facile nell’invocare il “Reddito di eleganza”, citando l’economista Riccardo Puglisi e il suo post su Twitter. (Continua a leggere dopo la foto)
Dalle parti di Italia Viva scelgono la strada dell’ironia: “Tutti a chiederci chi sarà il prossimo del Pd a entrare in Italia Viva? Non possiamo rispondere. Magari stiamo trattando riservatamente con l’armocromista e la personal shopper di Elly Schlein, chissà”, ha scritto su Twitter il deputato renziano Francesco Bonifazi.
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