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“Altro che effetto Schlein”. I sondaggi smontano già il nuovo corso del Pd: tutti i numeri

Pubblicato il 11/04/2023 13:39 - Aggiornato il 18/04/2023 09:43

Cosa ha portato l’elezione di Elly Schlein al Partito Democratico? Può l’elettorato dem sperare in una scossa dopo l’avvento della nuova segretaria? Domande che tanti analisti continuano a porsi anche in questi giorni e alle quali ha cercato di rispondere Fabrizio Masia, sondaggista Emg, nel corso della puntata dell’11 aprile del programma Agorà su Rai3. Ospite della conduttrice Monica Giandotti, l’esperto ha snocciolato i numeri delle intenzioni di voto degli italiani, precisando che “non sono da registrare oscillazioni”. Innanzitutto, c’è stato un lievissimo calo per Giorgia Meloni (-0,2%, ora Fratelli d’Italia è al 26,6%): “Da qualche settimana FdI perde qualche decimale nelle nostre rilevazioni, anche se è sempre un dato più alto di quello fatto nelle elezioni politiche di settembre. Ma comunque in calo rispetto al 30% di un paio di mesi fa”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Altro che effetto Schlein”. I sondaggi smontano già il nuovo corso

Se Sparta non sorride particolarmente, di certo le cose non vanno però meglio dalle parti di Atene: “Il Pd era cresciuto molto dopo la nomina di Elly Schlein a segretaria, si è fermata questa settimana, ora ne vedremo l’evoluzione”. Secondo Masia, i dem sarebbero ora al 19,3%, con l’effetto traino della nuova segretaria che sembra però essersi già arrestato: i sogni di una rapida rimonta nei sondaggi, dunque, sembrano destinati a un rinvio a tempo indeterminato. (Continua a leggere dopo la foto)

Scorrendo ancora i dati, da registrare una piccola crescita dello 0,3% del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che sale fino al 16,8%: “Interessante il risultato della Lega, che sta crescendo da un po’ decimale dopo decimale, si sta riavvicinando al 10%, c’è un po’ di rimescolamento all’interno dell’elettorato del centrodestra”. (Continua a leggere dopo la foto)

Complessivamente, il Carroccio si trova ora al 9,6%. Calo per Forza Italia, scesa dall’8,2 all’8%, mentre continua a far fatica l’alleanza tra Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi: il Terzo Polo resta ancorato al 6,8%, senza passi avanti.

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