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“Che fine farà Elly Schlein”. La profezia di Cacciari sulla nuova segretaria Pd: “Inevitabile”

Pubblicato il 23/03/2023 13:52

Al momento dell’elezione di Elly Schlein come nuova segretaria del Partito Democratico, una parte della sinistra italiana si è subito lanciata in festose celebrazioni, promettendo una rivoluzione imminente che avrebbe risollevato le sorti (ultimamente parecchio sciagurate) dei dem. In realtà, però, di cambiamenti all’orizzonte sembrano intravedersi ben pochi. Anzi: secondo il filosofo Massimo Cacciari “la struttura è rimasta quella”, con una differenza però rispetto ai precedenti leader Pd: “La Schlein, come era successo con Zingaretti, si presenta non come leader di una corrente, di un gruppo politico, a differenza di quanto avvenne con Renzi. Schlein non è così, tanto è vero che, a quanto pare, rientrano tutti, dal primo all’ultimo. Già questo è un grandissimo limite oggettivo, al di là dei discorsi che fa”. (Continua a leggere dopo la foto)
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cacciari elly schlein

Cacciari: “Che fine farà Elly Schlein”

Secondo Cacciari, voler rimanere uniti a tutti i costi “è un male, non una virtù”. E i dem, “dopo i numerosi disastri”, dovrebbero saperlo bene. Schlein, nel complesso, non ha però entusiasmato il filosofo: “I suoi discorsi sono esattamente quelli su cui il Partito democratico, nel bene e nel male, aveva investito finora. Sono i grandi temi dei diritti. Perché sul piano delle proposte economiche, sociali, fiscali non si va al di là della proclamazione di alcuni principi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Come riportato da Libero Quotidiano, Cacciari ha quindi lanciato un avvertimento: “L’errore più esiziale che Schlein non dovrebbe commettere è quello di voler tenere tutti insieme nel partito. Così finirebbe nella trappola nella quale sono caduti i suoi predecessori”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ovviamente le difficoltà non mancano, eppure “non giustificano l’inazione”. Per non parlare della politica estera, dove non c’è novità. “Nessuno smarcamento, neanche marginale, rispetto alle posizioni che finora il Partito democratico aveva assunto”. Se non è una bocciatura su tutta la linea, insomma, poco ci manca.

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