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L’Europa “affonda” i pescherecci italiani. Scoppia la rivolta: “Siamo finiti”

Pubblicato il 08/05/2023 11:37 - Aggiornato il 09/05/2023 08:39
pesca a strascico Europa

Se non è accanimento questo. L’Europa matrigna non perde occasione per danneggiare l’Italia. Dopo i ripetuti tentativi di assalto al Made in Italy, all’economia nazionale e ai diritti degli italiani, ora Bruxelles punta alla distruzione della nostra pesca. Nello specifico quella a strascico. E lo fa attraverso le nuove linee europee di indirizzo a integrazione della Politica comune. Queste linee prevedono infatti lo stop all’utilizzo delle reti a strascico e l’eliminazione di 90 zone di pesca. E ci sarà tempo per una riorganizzazione? Macché. Le prime restrizioni cominceranno già nel 2024. Domani praticamente. La misura sarà poi pienamente operativa nel 2030. Stesso anno dello stop ai motori a benzina e diesel e all’imposizione delle cosiddette case green che uccideranno il nostro Paese. L’Europa pare aver deciso dunque che in quella data, il 2030, l’Italia dovrà affondare definitivamente. (Continua a leggere dopo la foto)
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I pescatori, intanto, sono sul piede di guerra. Come spiega Mauro Di Gregorio su QuiFinanza, la pesca a strascico è già sottoposta a stringenti restrizioni e con queste nuove norme per il comparto pesca del Bel Paese si tratta del ko definitivo. A render chiara la situazione ci pensa Coldiretti, che parla di “estremismo ambientalista lontano dalla logica”. Quanti saranno i pescherecci italiani che saranno messi fuori gioco dalle nuove linee europee? Secondo una stima dell’Associazione circa 3mila. Una strage. Famiglie intere sul lastrico. Coldiretti denuncia che questa decisione dell’Europa porterà alla scomparsa del “settore più produttivo della marineria nazionale, con un impatto devastante sull’economia sull’occupazione e sui consumi”. (Continua a leggere dopo la foto)
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pesca a strascico Europa

Contro la misura Coldiretti Impresapesca ha promosso una protesta nei porti italiani invitando i pescatori a far suonare all’unisono le sirene delle imbarcazioni. “La mobilitazione sarà messa in atto in tutta la giornata del 9 maggio, in cui si celebra la Giornata dell’Europa. I video della protesta saranno caricati sui social con con l’hashtag #SOS_EU_Fishing. L’obiettivo è fare in modo che l’eco della protesta giunga a Bruxelles e al Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius”. Ma il dramma è doppio. Perché questa follia europea da un lato proibisce la pesca a strascico nelle acque territoriali dei Paesi dell’Unione, ma dall’altro permette ai paesi extra europei che si affacciano sul Mediterraneo di esportare i loro prodotti ittici, pescati a strascico, nei mercati europei. (Continua a leggere dopo la foto)
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Pesca a strascico, l’Europa affonda Italia e favorisce gli extra Ue

Esportazioni che, tenendo conto della minore produzione intracomunitaria, saranno destinate ad aumentare. Chi ha interesse a che questo accada? Visti gli ultimi scandali che hanno travolto la Commissione Europea, dai vaccini al Qatar gate, non ci stupiremmo se venisse fuori un altro giro di mazzette di proporzioni bibliche. Con la direttiva europea sulla pesca a strascico, scompariranno due terzi del pescato dell’Italia. Il fatto che questo sia un palese tentativo di boicottaggio dell’Italia è testimoniato dal fatto che l’Europa non ha stanziato risorse per la riconversione del settore.

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