Il Consiglio europeo ha dato il via libera al regolamento per lo stop ai motori a diesel e benzina. Un’altra mazzata dell’Europa – a trazione tedesca – all’Italia e ai suoi cittadini. Il nostro Paese, infatti, puntava a inserire anche i biocarburanti tra le alternative, invece è stata tagliata fuori dall’intesa con la Germania. Dal 2035, quindi, cambierà tutto. La Commissione (guidata dalla tedesca von der Leyen) ha accontentato Berlino stabilendo una deroga per i motori endotermici alimentati da carburanti sintetici (questa era infatti la proposta della Germania, “preferita” a quella dell’Italia). Al voto l’Italia si è astenuta con Romania e Bulgaria. La Polonia, invece, ha votato contro. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Cosa succederà alle vecchie auto?” Ce lo spiega l’Ue, dopo averci imposto l’ennesima “rivoluzione Green”
Ancora una volta, dunque, l’Europa bada agli interessi della Germania e non a quelli degll’intera “comunità”. Cosa altro serve al nostro Paese, e agli italiani, per capire che l’Ue è la nostra rovina? Lo stop alle auto a benzina e diesel è una catastrofe per la nostra economia e per le tasche dei singoli cittadini. Insieme a questo regolamento è arrivata anche l’intesa tra il Consiglio e il Parlamento Ue per la realizzazione sulle principali reti stradali dei Paesi dell’Unione delle stazioni di ricarica elettriche e a idrogeno per auto e mezzi pesanti. In base all’intesa, le stazioni di ricarica per le auto elettriche dovranno essere installate ogni 60 chilometri entro il 2026 sui principali assi stradali indicati nelle reti prioritarie dei trasporti europee (Ten-T). Per mezzi pesanti e pullman, le stazioni di ricarica dovranno essere ogni 120 chilometri entro il 2028. Gli impianti di distribuzione dell’idrogeno dovranno invece essere installati ogni 200 chilometri entro il 2031. Ma cosa succede ora alle vecchie auto? (Continua a leggere dopo la foto)
Cosa succede alle vecchie (e alle nuove) auto?
Dopo lo stop alle auto a benzina e diesel imposto dall’Ue tutti si chiedono che fine faranno le proprie auto. Una risposta l’aveva data qualche giorno fa Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue: “Il motore termico non scomparirà dopo il 2035. Sarà l’industria a decidere le tecnologie migliori. L’importante è che siano a zero emissioni. L’Europa lascia all’industria la scelta della tecnologia. Non siamo noi che diciamo che cosa devono usare, ma dal 2035 le macchine prodotte in Europa saranno a zero emissioni. Questo non vuol dire che le altre auto non ci saranno più. Le vetture con il motore a combustione ci saranno ancora, ma le nuove macchine non potranno emettere Co2”.
Ti potrebbe interessare anche: Banche, allarme in Europa. Crollano le borse. Ecco il colosso destinato a cadere