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Autostrade, per l’acquisto si fa sotto il presidente del Real Madrid Florentino Perez

Pubblicato il 07/04/2021 16:45 - Aggiornato il 21/11/2023 11:31

Le autostrade italiane fanno gola. Nonostante i Cinqueballe – pardon: i Cinquestelle – continuino a ripetere, fin dal giorno della tragedia del ponte Morandi – che ci avrebbero pensato loro a togliere di mezzo i Benetton e che le autostrade sarebbero state tenute lontane dai privati, ora rimbalza su ogni sito e giornale italiano la notizia che Florentino Perez, noto in Italia per essere il presidente della gloriosa squadra di calcio del Real Madrid, sarebbe interessato con il suo gruppo Acs ad acquistare le quote di Atlantia. Mentre prosegue – in teoria – la delicata partita che si sta svolgendo attorno ad Atlantia e alla sua controllata Aspi che dovrebbe passare sotto le insegne della cordata costituita da Cassa depositi e prestiti, i fondi Blackstone e Macquarie, il presidente del gruppo infrastrutturale spagnolo Acs, ha di nuovo aperto a questa possibilità. (Continua a leggere dopo la foto)

L’intento, spiega Daniela Polizzi sul Corriere, è quello di costruire un grande gruppo europeo delle autostrade. “Stiamo analizzando Aspi e qualsiasi movimento sarebbe in accordo con il Governo italiano”, ha precisato l’imprenditore spagnolo, che è anche presidente del Real Madrid dal 2009 (carica ricoperta già dal 2000 al 2006). “Ci siederemo con i nostri partner italiani in Abertis (cioè Atlantia) – ha spiegato Perez nel corso di una conference con gli analisti – studiando la possibilità di formare un grande gruppo autostradale europeo”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Ma al di là dell’interesse preannunciato da Perez “su Aspi e della sostenibilità finanziaria dell’acquisizione resta un tema più «politico», relativo al cammino che dovrebbe intraprendere per entrare nella partita dell’acquisto delle società autostradali italiane. Fin qui non sembra essersi fatto avanti con nessuna delle parti in campo. E i soci Atlantia e Crt avevano già dichiarato di non avere altre offerte concorrenti a quella di Cdp e alleati. Motivo per cui Crt ed Edizione avevano proprio rinunciato a mandare avanti l’altra strada possibile per vendere Aspi, cioè quella scissione. Perez sembra voglia trovare spazio e consenso da parte di quegli azionisti di Aspi che valorizzavano la società sopra i 10 miliardi”.

Perez e Acs, infatti, a breve incasseranno 4,9 miliardi dalla vendita della attività di costruzioni al gruppo francese Vinci. “Quindi Perez dispone di liquidità e libertà di manovra per fare acquisizioni. Il gruppo, che rilascia ormai informazioni meno dettagliate sulla sua posizione finanziaria, sostiene di avere una liquidità pari a oltre 7 miliardi di euro”. Ma il problema è che Cdp, controllata dal tesoro, e altri fondi hanno appena presentato un’offerta vincolante. “Per conoscere la decisione finale sulla proposta di Cdp e soci bisognerà aspettare ancora almeno un mese e mezzo, cioè il voto dell’assemblea dei soci, ma una prima valutazione potrebbe uscire già dal consiglio di amministrazione di Atlantia di giovedì”.

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