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“Attacco diretto all’Italia”. Ora l’Ue colpisce il vino, altro schiaffo al Made in Italy. Produttori in rivolta

Pubblicato il 12/01/2023 09:50 - Aggiornato il 17/05/2023 11:52

Dall’Europa l’ennesima scientifica mazzata al made in Italy. Sempre più intenzionati a distruggere l’Italia, ora se la prendono con una delle nostre eccellenze: il vino. Le bottiglie di vino potrebbero presto essere equiparate al fumo delle sigarette. Proprio così. La ormai famosa scritta “nuoce gravemente alla salute” potrebbe trovarsi anche sulle etichette di rossi e bianchi dopo la decisione dell’Ue che ha dato il via libera all’Irlanda ad adottare scritte con avvertenze simil terroristiche anche su birra e liquori. I primi a dirsi contrariati a questa mossa (come sempre celata da sani principi ma che in realtà ha il preciso intento di distruggere pian piano la nostra economia e le nostre eccellenze) sono quelli di Coldiretti che in una nota hanno affermato come questo via libera dell’Ue “alle etichette allarmistiche sul vino è un attacco diretto all’Italia che è il principale produttore ed esportatore mondiale con oltre 14 miliardi di fatturato, di cui più della metà all’estero”. (Continua a leggere dopo la foto)

Tra le avvertenze si leggerà che “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante i pareri contrari che hanno già espresso Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue. “Si tratta di un pericoloso precedente che – aggiunge la Coldiretti – rischia di aprire le porte a una normativa comunitaria che metterebbe a rischio una filiera che in Italia dal campo alla tavola garantisce 1,3 milioni di posti di lavoro ed è la principale vice dell’export agroalimentare”. (Continua a leggere dopo la foto)

Anche Filiera Italia, tramite il consigliere delegato Luigi Scordamaglia, ha accusato: “È un attacco diretto contro le nostre eccellenze e contro un modello fatto di equilibrio e di qualità. Un provvedimento non solo inutile, ma anche dannoso. In questo modo, si abbatterebbe una mannaia contro l’Italia che ha oltre il 70% di etichette Docg, Doc e Igte. Chi pensa che l’educazione alla sana alimentazione si faccia con etichette allarmistiche, da questa al Nutriscore, non solo sbaglia ma perpetua un approccio antiquato che dove è stato applicato ha sempre fallito”. Si fa sentire anche l’Unione Italiana Vini (Uiv), secondo la quale il silenzio assenso di Bruxelles a Dublino circa le avvertenze sanitarie in etichetta per gli alcolici “rappresenta una pericolosa fuga in avanti da parte di un Paese membro”. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo Uiv, la mancanza di intervento da parte della Commissione europea mette a forte rischio la libera circolazione delle merci in Europa segnando un precedente “estremamente pericoloso in tema di etichettatura di messaggi allarmistici sul consumo di vino”. Sono state queste le parole rilasciate alla stampa dal presidente dell’Unione, Lamberto Frescobaldi, riguardo alle folli avvertenze. Anche Federvini si è fatta sentire: “La richiesta è che il governo italiano si possa attivare il più presto possibile per osteggiare una norma che contrasta con il buon senso e la realtà”.

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