Le novità allo studio del Governo in materia di aggiornamento al Codice della Strada vedono coinvolti i tecnici di tre dicasteri: il ministero dei trasporti, naturalmente, assieme a quelli dell’Interno e della Giustizia e, dalle prime anticipazioni, le novità del Disegno di legge per la sicurezza stradale, che entro la fine di questo mese di giugno approderà in Parlamento, riguarderanno molti temi: dalla patente agli autovelox, passando per bici e monopattini. Nel corso di un Question time alla Camera il ministro dei trasporti, Matteo Salvini, ha rilasciato significative anticipazioni. Nei giorni scorsi abbiamo già trattato la proposta del cosiddetto ergastolo della patente e del cosiddetto emendamento “Edoardo”. Il ministro, in aula, ha definito “un dato indegno di un Paese civile” i 3.120 morti in incidenti del 2022 e ricordato lo scontro in provincia di Brescia dove, nella notte di martedì, è rimasto ucciso un ragazzo che andava in monopattino da un ragazzo che andava in moto. Ora, vediamo tutte le altre voci allo studio. (Continua a leggere dopo la foto)
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Bicicletta e monopattini elettrici
L’obiettivo è introdurre “casco, assicurazione, targa e freccia obbligatoria”, dice Salvini. Si tratta di una tra le novità normative più attese, quella che riguarda le biciclette e i monopattini elettrici la cui presenza è sempre più diffusa nelle principali città italiane, anche per via dei servizi di sharing. Tali mezzi di micromobilità, come sono altresì definiti, potrebbero quindi essere identificabili per mezzo di una targa specifica, esattamente come avviene per gli altri mezzi di trasporto privato. Per i conducenti è allo studio anche l’obbligo di indossare il casco. Va detto che tali potenziali novità hanno già registrato la bocciatura dell’Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori): “Si tratta di misure che non vanno nella direzione di ottenere maggiore sicurezza, per la quale – si legge in un loro comunicato – serve un impegno strutturale ed educativo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Gli autovelox
Anche in questo caso sono molto attese le future determinazioni del governo, giacché il ministro Salvini ha parlato in più di un’occasione della volontà di mettere un freno agli autovelox utilizzati dai comuni per fare cassa: “Stiamo lavorando perché siano uniformati a livello nazionale – le parole di Salvini – e siano strumento di utilità per salvare vite e non siano unicamente, in alcune situazioni, usati per fare cassa e rimpinguare le casse comunali”. Ancora nelle parole del ministro e vice premier: “un conto è piazzare l’autovelox in prossimità di scuole, ospedali, tratti particolarmente pericolosi, un altro è posizionare proditoriamente degli autovelox che non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti
Certamente è in questo ambito che si potrebbe assistere a un notevole inasprimento delle sanzioni. A questo proposito, si parla di ergastolo della patente per chi commette reati gravi dopo essersi drogato, ma allo studio ci sono anche altre soluzioni come l’“alcolock”, il dispositivo, già in uso in altri Paesi europei. Si tratta di un dispositivo che impedisce l’avvio dell’auto se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a zero, come spiega Today. Lo ha annunciato, dunque, Matteo Salvini invocando “l’obbligatorietà dell’alcol lock per coloro che sono condannati per aver guidato sotto l’effetto di alcol”. Tra le altre priorità, spiega il ministro, vi è “il contrasto a chi ha assunto sostanze stupefacenti con il cosiddetto ergastolo della patente”. (Continua a leggere dopo la foto)
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I tempi del nuovo Codice
“Un primo provvedimento frutto del confronto con gli esperti e con le principali associazioni” che si occupano di sicurezza stradale “è in dirittura d’arrivo e sarà oggetto di discussione penso a partire già dal mese di giugno”, ha annunciato Salvini.
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