“Con infinita fierezza” è l’incipit della comunicazione, che mai avremmo voluto leggere, con cui Silvana De Mari fa sapere di essere stata radiata dall’Ordine dei Medici. Quindi: “Con infinita fierezza comunico che in data 6 giugno mi è arrivata la comunicazione della decisione della commissione per gli iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi della provincia di Torino sulla trattazione del mio procedimento disciplinare”, ossia la radiazione dall’Ordine. Compostezza e dignità, la sua, ma noi possiamo e dobbiamo, e vogliamo, prendere una posizione chiara: è una vergogna punire chi deraglia dal binario del pensiero unico. Silvana De Mari, medico e psicoterapeuta, nonché scrittrice, in queste ore per una certa stampa è “la dottoressa No Vax”, come la appella, per fare un nome, la Repubblica: un’etichetta che i professionisti dell’informazione, gli stessi che magari gridano al pericolo fascismo, affibbiano come un marchio d’infamia, laddove per taluni è un punto d’orgoglio. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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Le 14 pagine di “motivazioni”
Ora, approfondiamo le “motivazioni” dietro la decisione. Nel breve video che vi mostramo, le annuncia la stessa Silvana De Mari: “Per tutto il tempo della cosiddetta pandemia ho fatto affermazioni, anzi esternazioni come scrivono i colleghi, che hanno salvato migliaia o forse decine di migliaia di persone”, convinti dalle sue affermazioni a rifiutare l’inoculazione di un controverso farmaco sperimentale definito impropriamente vaccino. Eccola la sua “colpa”. Infatti “Ne sono infinitamente fiera”, scrive De Mari. In un momento storico in cui il popolo italiano è flagellato “da strane nuove epidemie di malore improvviso, e mortale, di miocarditi e pericarditi, di cancri e di cancri talmente violenti che è stato coniato il termine turbo cancro”, come ricostruisce la stessa nota della dottoressa De Mari, si tenta di silenziare, dunque, quei pochi medici che non hanno tradito il proprio giuramento di salvare vite. Era stata sospesa nel 2021 per essersi rifiutata di vaccinarsi contro il coronavirus: le ben 14 pagine (da lei definite dense di “umorismo involontario”) di motivazioni della radiazione, tuttavia, esaminano più che altro le posizioni pubbliche della De Mari sui vaccini stessi, ma soprattutto sui consigli medici che lei ha dispensato come terapia per curare la malattia durante gli anni della pandemia. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le cure proibite
E allora vediamole queste cure, racchiuse esse stesse nel comunicato di Silvana De Mari: “Ho consigliato l’olio di fegato di merluzzo: pochi mesi fa è stata confermata dall’Università di Oslo la sua azione prodigiosa nel prevenire l’infezione Covid 19 o almeno nel diminuire la gravità”. Ancora: “Ho affermato che è sbagliato iniettare farmaci sul cui foglietto illustrativo è scritto: non si conoscono gli effetti a distanza e non si conoscono gli effetti della cancerogenicità”. Sconsigliava, invece, l’uso della Tachipirina, prescritta dai medici. E il fatto curioso, come abbiamo già scritto, è che di recente persino Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, ha ammesso “l’errore” di tale protocollo sanitario. Eppure il Corriere della sera osa ancora scrivere di “consigli medici antiscientifici”.
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