Da mesi gli esperti di tutto il mondo, spesso totalmente inascoltati, si alternano in appelli per un’accurata valutazione degli effetti dei vaccini anti-Covid sui più giovani, al fine di capire se è davvero necessario procedere con una somministrazione anche per le fasce d’età inferiori o no. Ora, ecco arrivare la conferma dei timori degli scienziati: a far finire i bambini in ospedale è più spesso l’influenza dell’infezione da Sars-Cov-2, a testimonianza di quanto poco pericoloso sia per loro il virus. E, di conseguenza, di quanto sia inopportuno procedere con l’inoculazione negli under.
I dati sono stati forniti dal “Journal of the american medical association” e riportati anche da Alessandro Rico sulle pagine della Verità. Numeri che fotografano la situazione in diversi Stati Usa nel periodo tra gennaio e marzo 2021 e sottolineano come siano finiti in ospedale a causa del Covid, nell’arco di tempo preso in esame, 10,8 bambini non ispanici tra i 5 e gli 11 anni ogni 100 mila. Facendo un confronto, nel 2017 a causa dell’influenza la media era stata di 17 ogni 100 mila, quindi superiore.
Vero che i dati sono frutto anche della diffusione della variante Omicron, che come ormai sappiamo è sì più contagiosa ma anche meno pericolosa per la salute. Ma lo stesso Anthony Fauci, consigliere del presidente americano Joe Biden in tema sanitario, ha ammesso nei giorni scorsi che la stragrande maggioranza dei bambini ospedalizzati è composta da una minoranza che soffre di altre, gravi patologie. Non resta che chiedersi, allora: perché i genitori dovrebbero costringere i propri figli a sottoporsi alla vaccinazione, visti i pochissimi rischi corsi in caso di contatto con il Covid?
A preoccupare è l’assenza di una vera e propria analisi costi-benefici, che metta in evidenza quali siano i reali pericoli corsi dai bambini in caso di contagio a fronte di quelli, invece, potenzialmente derivanti dalla vaccinazione. I virologi-star del piccolo schermo ci dicono che le reazioni avverse gravi sono molto rare. Ma vale la pena correre il rischio, sapendo che il Covid è meno minaccioso di un’influenza per i giovanissimi senza altre patologie? Sarebbe bello che fossero gli esperti che collaborano con il governo a darci risposte, invece di limitarsi a chiederci di obbedire senza fare domande.
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