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Sindacati, conflitti d’interesse su Ita. Lo scoop de “La Verità” sul contratto da 15mln di euro

Pubblicato il 05/05/2023 09:57 - Aggiornato il 08/05/2023 08:29
Gianni Prandi Cgil Ita

C’era una volta una sinistra che si ergeva (o almeno dava a credere) a difensore dei lavoratori e del popolo. Ora invece prende voti solo dentro la Ztl delle grandi città e dibatte sull’armocromista di Elly Schlein, una che finge di essere popolana e invece è di buonissima famiglia e ha in tasca il doppio passaporto, svizzero e americano. E c’era una volta il sindacato che dava battaglia e stava tra la gente, a difendere salari e diritti dei lavoratori. Ora, invece, organizza il concertone del Primo maggio con i soldi di una multinazionale del delivery food, strettamente collegata al fenomeno dei rider (i nuovi schiavi, come li chiama l’opinione pubblica) e delle dark kitchen che stanno ammazzando i ristoratori e dunque altri posti di lavoro. Di più: intorno alla Cgil ora scoppia un’altra bufera. Chi è Gianni Prandi? E perché si parla di lui? Qual è il collegamento con Ita (ex Alitalia)? A portare tutto alla luce è Fiorina Capozzi con un retroscena pubblicato su LaVerità. Vediamo di cosa si tratta. (Continua a leggere dopo la foto)
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A finire sotto la lente d’ingrandimento dell’inchiesta giornalistica del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro è Gianni Prandi, manager, “amico d’infanzia di Maurizio Landini” e consulente comunicazione della Cgil. Si chiede ora Capozzi: “C’è un filo rosso che lega l’uscita di scena di circa 4.000 lavoratori ex Alitalia nel silenzio assenso delle principali sigle sindacali, le assunzioni di Ita e un contratto di comunicazione da 15 milioni con True italian experience (Tie)?”. Questa è infatti una società di proprietà proprio di Prandi. La domanda, però, non se l’è posta solo La Verità, ma anche la Cub, sindacato di base. L’accordo fra Ita e True italian experience ha fatto sobbalzare sulla sedia più di qualcuno. “Ita ha versato i 4,2 milioni di euro a Tie mentre perdeva oltre 480 milioni di euro l’anno”, attacca Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub trasporti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Da qui i sospetti del sindacato che si chiede se sia opportuno che chi cura la comunicazione di un’organizzazione sindacale (nella fattispecie la Cgil) stipuli lauti contratti con le stesse aziende con cui il medesimo sindacato firma accordi a perdere per i lavoratori? La risposta appare scontata. L’11 maggio 2022 Ita aveva organizza una conferenza stampa a Roma per presentare un accordo con True italian experience di Gianni Prandi. Alla presenza del sindaco di Roma Gualtieri (PD) e del ministro Garavaglia (Lega) si parlò di una partnership senza esborso da parte della compagnia aerea. Compagnia aerea che, ricordiamolo, è controllata dal Tesoro, quindi finanziata con soldi pubblici. L’audit interno visionato da La Verità, però, racconta altro. (Continua a leggere dopo la foto)
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Gianni Prandi Cgil Ita

Il manager amico di Landini, la Cgil e Ita

Scrive il quotidiano, citando i documenti, che l’intesa fra la compagnia guidata da Fabio Lazzerini e True italian experience (collegata a Gianni Prandi, consulente della Cgil) prevede la concessione di una licenza in esclusiva di Tie in favore di Ita fino a fine 2025. Oggetto del contratto non è solo l’acquisto dell’esclusiva da parte di Ita su Tie, ma anche l’acquisto della licenza di utilizzo della piattaforma e dei marchi, oltre ai contenuti, format, video e dati. Come contropartita Ita stanzia 4,5 milioni fino alla fine del 2022. Il resto, oltre 10 milioni, fino al 2025. Ma poi l’accordo si chiude il 9 gennaio 2023 quando Ita comunica formalmente la volontà di recedere con efficacia dal 31 dicembre 2022. Il punto è che Tie è stata scelta senza fare una gara pubblica da parte di una società controllata dal Tesoro. Da qui il campanello d’allarme e quindi gli altri sospetti. Ora si attendono chiarimenti da parte del sindacato che fornirà certamente a chi ha sollevato la questione le risposte giuste.

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