“Sta diventando sempre più difficile immaginare come le conseguenze dell’ampio ed errato intervento umano in questa pandemia non stiano per spazzare via gran parte della nostra popolazione umana. Si potrebbe pensare solo a pochissime altre strategie per raggiungere lo stesso livello di efficienza nel trasformare un virus relativamente innocuo in un’arma biologica di distruzione di massa”. A sostenerlo è Geert Vanden Bossche, ex responsabile del programma senior della Bill and Melinda Gates Foundation in Vaccine Discovery, ex capo dell’Ufficio per lo sviluppo dei vaccini per l’equivalente tedesco del CDC e professore universitario, il quale ha pubblicato una lettera aperta alla comunità scientifica e al mondo avvertendo che il presente programma di vaccinazione di massa potrebbe “spazzare via gran parte della nostra popolazione umana”. (Continua a leggere dopo la foto)
Geert Vanden Bossche scrive nella sua Lettera aperta che i soggetti vaccinati e le persone sieropositive con Covid-19 perderanno “sia la loro difesa immunitaria acquisita che quella innata contro il Covid-19”. La nuova tecnologia nei vaccini che non è mai stata provata prima sulle persone, la tecnologia mRNA, ha portato finora, secondo una piattaforma di segnalazione gestita dal CDC, a oltre 1.000 morti sospette legate alle vaccinazioni e quasi 20.000 “eventi avversi”. (Continua a leggere dopo la foto)
Esprimendo sincere preoccupazioni se la vaccinazione fosse la cosa giusta da fare contro questo coronavirus mutante super intelligente, Vanden Bossche ha dichiarato: “Se vai in guerra, assicurati di avere l’arma giusta al momento giusto contro il nemico che hai già avuto modo di conoscere e studiare”. Avverte inoltre che la vaccinazione: “Crea più casi asintomatici per diffondere il virus in quanto i vaccini non prevengono l’infezione e la trasmissione; sopprime semplicemente i sintomi di COVID-19 e può prevenire il ricovero in ospedale e le morti”. Ma a che prezzo? (Continua a leggere dopo la foto)
Spiega Vanden Bossche nella sua lettera ripresa da databaseitalia.it: “Stimola solo gli anticorpi antigene-specifici indotti artificialmente e non le cellule natural killer (NK) necessarie per neutralizzare efficacemente il coronavirus; consente agli anticorpi antigene-specifici, che potrebbero non funzionare su nuove varianti, di rimanere permanentemente e competere con, minare e persino distruggere le cellule NK guerriere capaci e leali; aiuta a creare nuove varianti e “insegna” al virus la “fuga immunitaria virale”; e è una situazione di “sconfitta” pericolosa a tutti i livelli, sottolineando che affrontare il coronavirus e la pandemia deve essere basato sulla scienza. (Continua a leggere dopo la foto)
Geert Vanden Bossche ha conseguito il DVM presso la Facoltà di Veterinaria di Ghent e il PhD in Virologia presso l’Università di Hohenheim, Stoccarda. Dopo la sua formazione post-dottorato in Virologia, Immunologia e Biologia Molecolare presso la Libera Università di Berlino e l’Università di Hohenheim (Germania), ha ricevuto la Venia Legendi e successivamente ha ricoperto incarichi di facoltà a contratto presso l’Università di Hohenheim (Germania), l’Università di Leuven (Belgio) e la Facoltà europea di igiene ambientale presso l’Università di Ghent (Belgio). È quindi passato all’industria dei vaccini per ricoprire vari ruoli senior nello sviluppo di vaccini sia precoci che tardivi (GSK, Novartis, Solvay). Nel 2008 è entrato a far parte della Bill & Melinda Gates Foundation di Seattle per ricoprire il ruolo di Senior Program Officer in Vaccine Discovery for Global Health. Inoltre, ha anche fondato UNIVAC LLC, una società di vaccini start-up, e ha coordinato il programma per il vaccino contro l’Ebola per conto di GAVI. Attualmente è il capo dell’Ufficio per lo sviluppo dei vaccini presso il Centro tedesco per la ricerca sulle infezioni (DZIF) in Germania.
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