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“Come nascondono la correlazione tra i malori e i vaccini”. Il cardiologo Barbaro spiega gli effetti sul cuore

Pubblicato il 26/03/2023 18:45 - Aggiornato il 28/03/2023 10:35

Arrivano nuove conferme, e anche stavolta il lavoro di un medico coraggioso e indipendente (ve ne sono ancora) illumina uno dei peggiori effetti avversi del vaccino contro il Covid: Giuseppe Barbaro, responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia presso il Policlinico Umberto I di Roma, è tornato sul ruolo della proteina Spike, di cui ci siamo già occupati riportando le dichiarazioni dei virologi Loredana Frasca e Maurizio Federico. Dunque, in una lunga intervista a Il Giornale d’Italia, Barbaro – che, come si ricorderà, è stato sospeso per sei mesi, lo scorso anno, perché osava subordinare la vaccinazione contro il Covid nei soggetti cardiopatici a delle preliminari indagini cliniche – illustra come “Le complicanze cardiovascolari post-vaccino Covid sono frequenti, la Spike è tossica, sia in modo diretto che indiretto”. Chi giunga a tali conclusioni, argomenta ancora Barbaro (che è testimonial del film “Invisibili”), sovente non si espone “per paura di provvedimenti disciplinari”, come quello recente e gravissimo comminato dall’Iss a tre ricercatori. In sostanza: “La proteina Spike vaccinale ha un effetto tossico diretto, mediante legame con i recettori ACE-2 sui vasi sanguigni, ed indiretto mediante lo sviluppo di anticorpi antiendotelio. Quest’ultimo fenomeno è responsabile di eventi ischemici a livello dei vasi coronarici con incremento dei casi di eventi ischemici”. Il problema ulteriore è “Il negazionismo della classe medica”. Circa la famigerata “Nessuna correlazione”, ecco il trucco svelato da Giuseppe Barbaro: “nelle autopsie e nelle analisi immunoistochimiche nessuno ha mai cercato la proteina Spike”. La medicina, occorre ricordarlo e il noto cardiologo lo fa, è “una disciplina empirica, non un dogma”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le complicanze cardiovascolari più frequenti e gravi – ma non le sole – sono le miocarditi (infiammazione acuta del tessuto associato a una sua necrosi), delle quali possono essere enucleate, dunque, sei tipologie in base all’azione del vaccino, ancora secondo le spiegazioni fornite da Giuseppe Barbaro nell’articolo: azione diretta della proteina Spike sul tessuto miocardico; azione combinata del vaccino e della variante naturale vaccino-resistente; azione autoimmune per reazione crociata con la titina o connectina miocardica, responsabile di miocardite acuta fulminante; riattivazione di virus cardiotropi, specialmente herpesvirus; miocardite ipereosinofila, ovvero associata a una reazione allergica; Miocardite catecolaminergica, che comporta una vera e propria necrosi dei tessuti del cuore. Ecco, dunque, che troviamo la spiegazione scientifica al fenomeno dei malori improvvisi, che, come i nostri lettori sanno, sono aumentate in maniera abnorme proprio in coincidenza dei picchi vaccinali e riguardano, per lo più, persone giovani e altresì in salute: “La morte improvvisa in giovani sani può essere associata a infarto acuto del miocardio (specialmente in soggetti con trombofilia genetica), una miocardite acuta o l’esito di una miocardite subclinica, con la presenza di una cicatrice fibrosa”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Perché, dunque, non si certifica la correlazione? Semplice: “C’è una specifica volontà di non correlare”, replica Giuseppe Barbaro.

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