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La censura di Brusaferro. Colpiti i ricercatori liberi. La denuncia di ContiamoCi

Pubblicato il 16/03/2023 20:52 - Aggiornato il 17/03/2023 09:18

Nelle scorse settimane ci eravamo già occupati tanto delle loro ricerche quanto dell’ostracismo che essi stessi subivano. Adesso è arrivato addirittura il provvedimento disciplinare da parte dell’Istituto Superiore di Sanità per le immunologhe Loredana Frasca (in foto) e Raffaella Palazzo, mentre la contestazione non colpisce il solo Giuseppe Ocone, per il semplice fatto che egli non è un dipendente dell’Iss. Il vaccino anti-Covid provoca miocarditi e danneggia il sistema immunitario, questo hanno sostenuto i tre ricercatori dell’Iss, e con dati alla mano. Eppure l’istituto ha avviato un’azione disciplinare, dopo che aveva preso prontamente le distanze dalla loro pubblicazione, del 2 febbraio, sulla rivista internazionale Pathogens – pubblicazione sui cui torneremo in seguito – affermando si trattasse di una “rassegna parziale e arbitraria della letteratura”. Giova, ora, ricordare che l’istituto è ancora presieduto da quello stesso Silvio Brusaferro indagato dalla procura di Bergamo, con Conte, Speranza e altre figure chiave della gestione del Covid. Si sarebbe già dovuto dimettere, solo per questo. La cosa più sospetta di questo grave provvedimento è che esso avviene per un codice interno che pare creato ad hoc. Come si legge nelle pagine de La Verità, infatti, poche ore dopo il primo invio dello studio dei tre ricercatori, il 25 gennaio scorso, la piattaforma anticorruzione ha diramato un codice di comportamento per i dipendenti dell’Iss che recita: “I contributi da pubblicare sono sottoposti al vaglio dei responsabili di struttura relativamente alla congruità dei contenuti”. Si evince che Frasca, Palazzo ed Ocone avrebbero violato un codice interno poche ore dopo l’invio della loro ricerca. I tre studiosi, nella revisione della letteratura dal titolo Safety of COVID-19 Vaccines in Patients with Autoimmune Diseases, in Patients with Cardiac Issues, and in the Healthy Population, esprimono tesi documentate da statistiche e analisi sulla sicurezza dei vaccini antiCovid. Dunque, il sindacato Di.Co.Si. ContiamoCi! (Diritti Costituzionali Sindacato dell’associazione ContiamoCi!), attraverso un comunicato, ha espresso la propria solidarietà. “Qualora confermato – si legge nel comunicato –, l’azione dei vertici ISS sarebbe un inaccettabile attacco al diritto costituzionalmente garantito di libertà di ricerca e diffusione dei risultati scientifici”. (Continua a leggere dopo la foto)
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solidarietà di.co.si. ricercatori iss

Di.Co.Si. ContiamoCi! “esprime massima solidarietà ai dottori Loredana Frasca, Raffaella Palazzo e Giuseppe Ocone e condanna il comportamento censorio dei vertici dell’Iss, ritenendolo inadeguato al ruolo pubblico, oltre che ignaro delle più basilari regole della pubblicazione scientifica”. Il sindacato fa altresì notare che tale pubblicazione è avvenuta “dopo regolare peer-review“.(Continua a leggere dopo la foto)

solidarietà di.co.si. ricercatori iss

Come si ricorderà, “Numerose persone sono morte o hanno riscontrato reazioni avverse per colpa del siero”, aveva illustrato in febbraio l’immunologa Loredana Frasca, intervistata da Il Giornale d’Italia. Ciò è avvenuto perché la proteina Spike “è stata trovata nel cuore, o meglio l’RNA messaggero è stato trovato anche nel fegato”, dopo che era stato inoculato il vaccino: non resta nel braccio”, smentendo anche la bufala del deltoide che tratterrebbe la proteina, come aveva già confutato di recente il professor Frajese, durante la prima edizione del Premio Montagnier.

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