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Strage di malori improvvisi. In un giorno solo cadono in 5, più della metà giovani

Pubblicato il 16/03/2023 19:44 - Aggiornato il 23/03/2023 11:24

Morire di arresto cardiaco a neppure 3 anni, che avrebbe compiuto in aprile. È questa la nuova normalità? La vicenda accaduta a Sassuolo al piccolo Gabriele Cirnigliaro è particolarmente atroce, pure se si inserisce in una lunghissima scia di malori improvvisi di cui, purtroppo, scriviamo spesso e che si susseguono da circa due anni. Atroce e triste proprio per l’età del piccolo, deceduto mentre si trovava ricoverato nel reparto di pediatria dell’ospedale di Sassuolo, nel modenese, per la febbre alta e per difficoltà respiratorie. La notte del 4 marzo, intorno all’una, la situazione è precipitata e il bambino è morto a seguito di un arresto cardiocircolatorio, secondo i medici. Gli stessi medici che ne avevano annunciato le dimissioni la mattina seguente. I genitori del bambino si sono recati dai carabinieri di Sassuolo per sporgere denuncia nei confronti di ignoti, perché vengano eseguiti ulteriori accertamenti sulle cause della morte del piccolo. Tre pediatre, una di base e due dell’ospedale di Sassuolo, sono ora indagate dalla Procura di Modena per responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario, mentre la magistratura ha disposto l’autopsia. Peraltro, come si legge su il Resto del Carlino, il bimbo, soffrendo della sindrome di down, è sempre stato monitorato e sottoposto a periodici controlli da cui non era mai emersa alcuna problematica. In attesa di nominare un proprio perito, l’avvocato dei genitori, Roberta D’Aquino, ha dichiarato che “La famiglia non punta il dito contro nessuno, chiede verità e giustizia per il figlio che era stato ricoverato, a quanto ci è dato sapere, per sintomi riconducibili a una virus di tipo influenzale, ed è morto nel giro di poche ore per circostanze ignote”. (Continua a leggere dopo la foto)
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bimbo 3 anni arresto cardiaco

E dobbiamo aggiungere altri nomi a questo triste elenco. Quello di Barbara Di Giacinto, 46enne, che era medico sportivo del Coni e non soffriva di alcun problema pregresso di salute. La sua scomparsa, avvenuta a Roma, è stata annunciata sui social dallo stesso Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico, definendola “un punto di riferimento”. Un altro dramma si è consumato a Musile di Piave, in provincia di Venezia: un uomo di 49 anni è morto nel sonno. Così lo ha ritrovato la compagna, che ha allertato subito i soccorsi, tempestivi quanto inutili. Per Igor Sperandio non c’era nulla da fare. tutta probabilità si è trattato di un infarto. Sperandio si occupava di marketing e della raccolta di pubblicità. Aveva collaborato come capo-area per la Mondadori e con le emittenti Antenna Tre e Tva Vicenza. (Continua a leggere dopo la foto)

bimbo 3 anni arresto cardiaco

Infine, erano poco più che ventenni, Diego Marongiu (in foto), 22 anni, e Riccardo Corsini, 23enne. Quest’ultimo è scomparso a Brembio, nel lodigiano. In settimana il ragazzo si era sentito male e, dopo un breve ricovero all’ospedale di Codogno, era stato dimesso. Poi la ricaduta venerdì sera e la morte sopraggiunta sabato nel tardo pomeriggio all’ospedale Maggiore di Lodi. Diego Marongiu, invece, è spirato nel sonno. Una tragedia che ha colpito profondamente il piccolo paese di Lunamatrona, in provincia di Cagliari.

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