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“Causano infertilità e aborti”, la clamorosa ammissione dell’EMA arriva con due anni di ritardo

Pubblicato il 01/06/2023 20:01 - Aggiornato il 03/06/2023 08:56

Le bugie, si dice, viaggiano più veloce della verità, eppure quest’ultima alla fine arriva sempre. Passata la presunta emergenza pandemica, ora stiamo assistendo alle prime retromarce, faticose, parziali e soprattutto assai tardive oramai, ma comunque significative. L’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, tra i principali promotori del terrore sparso lungo oltre due anni, lo stesso organismo che ha promosso su larghissima scala una campagna vaccinale molto controversa, solo ora conferma quel che più volte era stato denunciato, anche dalle nostre pagine. La European Medicines Agency, dunque, scopre oggi che il vaccino contro il Covid-19 può avere un effetto negativo sulla fertilità femminile; può, inoltre, portare all’interruzione del ciclo mestruale, come al sanguinamento mestruale abbondante, e all’aborto spontaneo tra le donne in gravidanza. Sono effetti avversi piuttosto gravi, ma è soltanto dal 28 ottobre 2022, come apprendiamo da Il Giornale d’Italia, che l’EMA ha pubblicato una nuova guida, dopo aver rivisto i dati disponibili, compresi i casi segnalati durante gli studi clinici, i casi segnalati spontaneamente in EudraVigilance, ovvero il database dell’Agenzia, e i risultati della letteratura medica. (Continua a leggere dopo la foto)
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I drammatici effetti

L’Agenzia ha, finalmente, confermato che “sono stati segnalati casi di sanguinamento mestruale abbondante dopo la prima, la seconda e le dosi di richiamo”. Migliaia di donne avrebbero riferito di aver sofferto di sanguinamento o coagulazione irregolare dopo aver ricevuto uno dei vaccini mRNA Covid. Purtroppo, ci sarebbe stato anche chi ha denunciato la perdita del bambino non ancora nato. Le alterazioni del regolare ciclo mestruale di una donna sono associate a una ridotta fertilità e hanno un effetto negativo sulle possibilità di rimanere incinta, questo è già noto in ambito medico scientifico. (Continua a leggere dopo la foto)
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C’è chi lo sostiene da tempo.

Come detto, c’è chi lo sostiene da tempo. Il dottor Giovanni Frajese, ad esempio, intervistato proprio da Il Giornale d’Italia undici mesi fa, l’8 luglio del 2022, aveva confermato come, tra gli innumerevoli eventi avversi registrati, vi fossero anche i disturbi mestruali: “Tra il 50 e il 70% delle donne tra la prima e la seconda dose di vaccino sviluppano dei disturbi di tipo mestruale. Il 50% di queste recupera in un paio di mesi, l’altro 50% ha problemi più a lungo”, disse all’epoca. E anche noi avevamo riportato lo stesso professor Frajese allorché disse che il vaccino può incistarsi in nanpoarticelle nelle ovaie e nel midollo osseo durante il primo Premio Montagnier. (Continua a leggere dopo la foto)
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La schizofrenia dell’EMA

Ad ogni modo, non è che all’improvviso EMA si sia ravveduta o, quantomeno, vive una fase di confusione quasi schizofrenica se, nella stessa giornata di oggi, leggiamo ancora su Il Giornale d’Italia che l’Agenzia europea del farmaco punta ancora tutto su una nuova campagna vaccinale contro il Covid-19, ma con vaccini più aggiornati alle nuove varianti. Nessun accenno, invece, agli effetti avversi, i quali, nel 2022, sono stati 647mila, ovvero il 349% in più rispetto al 2020. E a certificarlo è stata la stessa EMA, nel report di EudraVigilance.

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