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Il “Green pass dei documenti” è realtà. Ecco la prima città italiana che utilizzerà il sistema di schedatura europeo

Pubblicato il 30/05/2023 10:02

Un portafoglio europeo che sarà necessario per avere accesso a una lunga serie di servizi, anche tra i più utili e di uso quotidiano. Uno scherzo? Purtroppo no, anzi. Proprio in queste ore, infatti, ha preso il via nella provincia autonoma di Trento la sperimentazione del cosiddetto e-Wallet, una novità che presto sarà diffusa in tutto il resto del Paese (e, in generale, d’Europa). Di cosa si tratta, nel dettaglio? Presto detto. Come evidenziato sul sito della stessa amministrazione trentina, è “una sorta di portafoglio digitale, disponibile attraverso l’utilizzo di una app per smartphone nel pieno controllo del singolo utente”. Al momento tutto è gestito su base volontaria, ma una volta terminata la fase di test, c’è un’alta possibilità che lo strumento venga reso obbligatorio per i cittadini del Vecchio Continente. (Continua a leggere dopo la foto)
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Al momento, stando al programma, ogni Stato membro fornirà gratuitamente un e-Wallet al cittadino, senza però che quest’ultimo risulti obbligato ad utilizzarlo. Ma a cosa servirà, di preciso, questo strumento che l’Ue finirà pian piano per imporci? Sfruttando l’app IO, il portafoglio digitale europeo permetterà di usufruire dei servizi delle pubbliche amministrazioni, di richiedere la patente di guida o le ricette mediche. (Continua a leggere dopo la foto)
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E ancora: anche servizi come la richiesta e l’acquisto di una carta sim per il proprio telefonino o la gestione virtuale del proprio conto corrente passeranno dal portafogli elettronico europeo. Con il rischio, dunque, che una volta che lo strumento sarà reso obbligatorio i cittadini siano costretti, di fatto, a piegare il capo e obbedire. Ma c’è anche un altro rischio. (Continua a leggere dopo la foto)
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Molti analisti in questi giorni hanno paventato il rischio che, pian piano, lo strumento possa diventare sempre più vincolante. Soprattutto sulla base dei “crediti carbonio” (carbon footprint), strumento che l’Ue vuole mettere in campo per spingere i cittadini verso la tanto decantata “rivoluzione Green“. Ogni famiglia dovrà orientare i propri consumi, l’inquinamento e l’alimentazione alle indicazioni dell’Unione. Da qui l’inquietante dubbio: e se, in caso di disobbedienza ai parametri europei, la minaccia fosse quella di bloccare (o limitare) l’uso del portafoglio digitale? Uno scenario che può sembrare assurdo in un primo momento, ma che guardando bene dalle parti di Bruxelles non appare nemmeno, purtroppo, così inverosimile.

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