x

x

Vai al contenuto

“Non salvano l’ambiente (e costano caro)”: i microfoni di Fuori dal Coro smontano la rivoluzione Green dell’Ue (VIDEO)

Pubblicato il 01/06/2023 13:26 - Aggiornato il 01/06/2023 14:07

Una rivoluzione Green imposta dall’alto, a tutti i costi. Con spese tutt’altro che banali per chi si ritrova a obbedire all’ennesimo diktat di Bruxelles e benefici, a conti fatti, minimi per l’ambiente. Questa la denuncia fatta dal programma di Rete 4 Fuori dal Coro, condotto da Mario Giordano, che nella puntata del 30 maggio ha voluto indagare sulla reale efficacia della cura verde che l’Ue continua a sbandierare a ogni occasione come necessaria per salvaguardare l’ambiente. “Se io non ho i soldi, come faccio?” si sente una cittadina chiedere, di fronte ai notevoli esborsi necessari per adeguare le proprie case e i propri stili di vita alle direttive europee. “Ci è venuto il dubbio – è la tesi dell’autore del servizio – che questa rivoluzione Green sia più che altro una questione politica. Non saremo mica davanti al segreto di Pulcinella?”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Il “Green pass dei documenti” è realtà. Ecco la prima città italiana che utilizzerà il sistema di schedatura europeo

Durante la trasmissione è stato intervistato il professor Franco Prodi, fisico dell’atmosfera, che ha preso una posizione molto netta di fronte a queste tematiche: “Demonizzare le persone che non si adeguano alla rivoluzione Green è quanto di più sbagliato si possa fare”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Le politiche green non salvano l’ambiente”: Fuori dal Coro

“Questo discorso del riscaldamento globale, della Co2 – ha proseguito Prodi – è quasi una manovra di massa per distrarre dalle vere preoccupazioni ambientali”. Una campagna mediatica massiccia con un’utilità: far accettare ai cittadini delle restrizioni sempre più pressanti, come quelle che impediscono di circolare con le auto in determinate, Roma su tutte. (Continua a leggere dopo la foto)

“Dovremmo rottamare 700.000 macchine – si è lamentato un cittadino della capitale alle telecamere di Fuori dal Coro – e chi paga?”. A Roma è stata rafforzata la zona Ztl, diventata una delle più grandi d’Europa. E peggio ancora andrà nei prossimi anni, con le auto a benzina e diesel messe da tempo nel mirino dell’Ue, con restrizioni sempre più pesanti. A chi toccherà sostenere le spese per una radicale trasformazione della mobilità? Alle famiglie, ovviamente. Con l’Ue che cercherà di far sentire anche in colpa chi dovrà mettere mano al portafogli: la beffa dopo il danno (pesantissimo).

Ti potrebbe interessare anche: “Ecco chi c’è davvero dietro gli imbrattatori Green”. Lo scoop del giornale americano: “Chi li finanzia”