Il governo Meloni vola con il consenso della stragrande maggioranza degli italiani. E ora piace molto anche oltreoceano, con la visita della premier a Biden che è stata raccontata da tutti come un successo. All’Europa, però, tutto questo non va bene. Complici le rivelazioni sugli Aiuti di Stato della Germania a discapito degli altri Paesi (Italia in primis), che dimostrano il marciume dell’Ue, e complici anche le rivelazioni di Sarkozy sui golpe innescati insieme alla Merkel ai danni di Italia e Grecia nel 2011, ecco allora che tutto assume dei contorni ancora più chiari. All’Ue non va bene un’Italia forte e sovrana. La vogliono povera e assoggettata. E quindi ora presenta il conto, ed è pronta a mettere in campo tutte le sue armi. Prima il Patto di Stabilità, poi il Mes. Ma cosa sta succedendo davvero tra Roma e Bruxelles? (Continua a leggere dopo la foto)
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Come racconta Repubblica in retroscena, la stessa Giorgia Meloni, nei ragionamenti privati e nei contatti con il Tesoro, giudica “insostenibile” il ritorno del vecchio Patto di stabilità. Di più: “Una gabbia” che annullerebbe i margini politici dell’esecutivo. E ha ragione. Quel “patto” altro non è che una gabbia che serve a imbrigliare l’Italia per far sì che Germania e Francia non perdano il loro duopolio sull’Europa. Ma cosa ha in mete l’Ue? Con i tassi alle stelle voluti da Lagarde che stanno affamando il nostro popolo e le nostre imprese, le politiche del Covid che lasciano ancora scie di morte economica, una crisi senza precedenti e in un contesto di guerra, rimettere in atto quei vincoli significa uccidere uno Stato. (Continua a leggere dopo la foto)
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Non è un mistero che la Germania ha bocciato la proposta di riforma del Patto di Stabilità per renderlo più flessibile. E se la Germania boccia, così si farà. Tanto decidono loro. Per questo Olaf Scholz, cancelliere tedesco, e i suoi amici “frugali” premeranno per il ritorno in vigore dell’antico regime di austerità, a maggior ragione perché siamo a pochissimi mesi dal voto delle Europee. Meloni, dunque, ora punterà a stringere un accordo a Bruxelles per favorire un compromesso europeo. La premier proporrà che gli investimenti su digitale e Green vengano scorporati, ma la Germania frena con decisione. Si andrà a un braccio di ferro, ma per l’Italia sarà dura. L’Europa è pronta a rimetterci il giogo. I cappi per il collo del nostro Paese sono già esposti in piazza a Berlino.
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