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Il governo vuole salvare l’Italia con i soldi dei depositi alle Poste: con i nostri risparmi

Pubblicato il 27/03/2020 10:34

Mentre i grandi Stati di tutto il mondo si stanno mettendo di buona lena a stampare moneta e iniettare liquidità nelle tasche dei cittadini, in Italia il nostro governo fa l’operazione inversa: cioè prova a pagare questa crisi con i risparmi degli italiani. È questo il senso dell’operazione che sta studiando Giuseppe Conte con il pressing su Cassa Depositi e Prestiti. Dentro Cdp, infatti, ci sono i nostri soldi. Qui ci sono le famiglie che sono senza stipendio e che devono comunque continuare a pagare le tasse, e c’è da salvare l’Italia dalla desertificazione industriale, dal collasso economico che potrebbe scatenare la piaga biblica del coronavirus.

Come ricorda Ilario Lombardo su La Stampa, “il presidente di Confindustria ha calcolato in 100 miliardi al mese la perdita potenziale”. Se l’incertezza si trascina fino all’estate, la sopravvivenza di molte imprese sarebbe a rischio. I 75 miliardi, 25 del primo decreto e 50 che arriveranno con il secondo ad aprile, non bastano, sono bruscolini a confronto del 2mila miliardi di Trump e i 11000 miliardi della Merkel. Rivela Lombardo: “Fonti interne al governo spiegano che i piani sono molteplici, ma con un protagonista in comune: Cassa depositi e prestiti. Nelle ultime ore i contatti tra Cdp, Tesoro, Bankitalia sono continui e frenetici perché c’è da superare una sacca di resistenza tra i funzionari della vecchia guardia di via XX Settembre”.

La Germania può contare sui 100 miliardi della Kfw, la banca pubblica che, al contrario della nostra Cdp non ha in pancia il risparmio postale dei cittadini. E la grana è tutta qui. Non possiamo spolpare la Cassa Depositi e Prestiti per pagare questa crisi. Sarebbe come levare i soldi agli italiani, i quali sono già sull’orlo del baratro. In questa fame di liquidità, Cdp è in grado di offrire tempi più rapidi rispetto ad altri fondi dello Stato, come quello a garanzia delle piccole e medie imprese, appeso alle lungaggini dei decreti attuativi. È vero. Ma a che prezzo?

La sola soluzione per uscire da questa palude, e in molti non lo hanno ancora capito, o fingono di non capire, è l’helicopter money. Il modello Trump insomma. Iniettare liquidità nelle tasche degli italiani, non sottrarre soldi dai solo risparmi. Se il governo, invece, prosegue sulla sua strada trascinerà a fondo un Paese intero.

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