Per far capire quanto la sinistra non sopporti più Elly Schlein e la stia accompagnando (nemmeno troppo gentilmente) alla porta, basta mettere in fila le ultime bordate che la segretaria sta ricevendo da dentro e fuori il partito. Dopo Nicola Zingaretti che si è fatto sfuggire (forse) un fuori onda in cui dice “con questa non arriviamo manco al 17%”, ecco che anche Lilli Gruber perde le staffe e bacchetta la leader dem. In diretta. Un’umiliazione senza precedenti. Durante la puntata di “Otto e Mezzo“, andata in onda il 14 settembre su La7, Schlein è stata incalzata dalla conduttrice che, senza peli sulla lingua, l’ha ripresa sull’uso di un linguaggio involuto e poco comprensibile dai cittadini. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Lei oggi ha detto, parlando di Lampedusa, che è la dimostrazione del fallimento delle politiche di esternalizzazione del Governo. Ma chi la capisce!“, ha tuonato Lilli Gruber contro Elly Schlein. Non paga, ha aggiunto: “Se lei parla così…”. Insomma, un vero e proprio scazzo a sinistra, in diretta. Da prendere i pop corn e gustarselo per ore. A quel punto la Schlein ha provato a reagire: “Glielo spiego molto chiaramente: pagare dittatori per tentare di bloccare i flussi non solo viola i diritti fondamentali delle persone, ma non blocca i flussi. Il vero punto è come redistribuiamo le responsabilità su tutti i Paesi europei”. Ma la replica di Elly Schlein non ha convinto Gruber: “Lei non lo deve spiegare a me, ma agli italiani”. (Continua a leggere dopo il video)
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Lilli Gruber a Elly Schlein: “Ma chi la capisce?”
Insomma, Lilli Gruber ha fatto capire a Elly Schlein che se gli elettori sono sempre più in fuga dal Pd un motivo c’è. E uno di questi è, oltre all’ormai palese distacco tra il partito e il popolo, la incapacità di farsi capire e di comunicare su temi seri e reali che interessano le persone vere e non i caminetti romani. In finale, la segretaria dem ha detto: “Il piano del Pd è chiaro, c’è un motivo che blocca le persone in Italia, si chiamano regole di Dublino: vanno cambiate”. La Schlein, ormai spiazzata, prova a rispondere ribattendo ancora sui flussi e sulla Bossi-Fini. Ma non ha convinto nessuno, neppure Gruber e Giannini.
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