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“Adesso c’è un serio rischio escalation”. Guerra in Ucraina, l’allarme di Gianluigi Paragone (VIDEO)

Pubblicato il 07/06/2023 08:19 - Aggiornato il 07/06/2023 13:23
Gianluigi Paragone guerra Ucraina

La tensione tra Russia e Ucraina, sembra impossibile dirlo, sale di giorno in giorno. Fino a dove si può arrivare? A oltre un anno dall’inizio del conflitto, continua la violenza e lo scontro. L’ultimo capitolo della guerra vede protagonista la diga di Kakhovka, nell’Ucraina meridionale e sotto il controllo dei russi. La diga è infatti saltata in aria. Chi l’ha fatta saltare in aria? L’esercito di Putin per fermare la controffensiva ucraina o gli ucraini per mettere in difficoltà i russi? Le due parti, ovviamente, si accusano a vicenda. L’esplosione è gravissima perché la diga è parte di una centrale idroelettrica nella città portuale di Nova Kakhovka, sul fiume Dnipro, a 30 chilometri da Kherson e portava l’acqua per rifornire la penisola di Crimea e soprattutto gli impianti di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Partendo da questo fatto, Gianluigi Paragone dice la sua su questa guerra e lancia un allarme. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ospite nella puntata del 6 giugno di “Stasera Italia“, su Rete4, Gianluigi Paragone ha usato parole nette e chiare per commentare l’ultimo capitolo della guerra in Ucraina. Il fondatore di Italexit ha osservato che finora il conflitto era a bassa intensità: “Noi eravamo abituati a una guerra che si muoveva per millimetri, come ha scritto Domenico Quirico. Poi accade un fatto che mette su un crinale drammatico questa guerra. Rischia di esserci un’escalation perché non sarà facile capire di chi è la responsabilità esattamente come per il Nord Stream“. La conduttrice Barbara Palombelli ha puntualizzato che russi e ucraini sono entrambi figli dell’Unione sovietica e, dunque, abili nell’arte della disinformazione per delegittimare l’avversario… (Continua a leggere dopo il video)
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Guerra in Ucraina, Paragone: “Insistere su tavolo mediazione”

Gianluigi Paragone concorda con la conduttrice e poi aggiunge un commento finale: “Certo! E se la controffensiva dovesse entrare nel territorio russo per prendere alle spalle le truppe di Mosca, lo scenario cambierebbe notevolmente. Sarà difficile stabilire la responsabilità ma adesso tutti quelli che stanno attorno devono insistere su un tavolo di mediazione mai così centrale come in queste ore”.

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