Come se non bastassero il post-Covid e la guerra in Ucraina, entrambi capolavori dell’Ue, l’Europa sta per essere travolta da un’ondata di svalutazioni e fallimenti immobiliari. Il rischio, infatti, è assai concreto, e ci sono una serie di fattori ad attenzionarlo. Il primo segnale è dato dalla preoccupazione dei mercati, con i proprietari immobiliari europei che si stanno preparando al peggio. Un secondo segnale è dato dal crollo dei valori degli uffici dalla City di Londra a Berlino. Ma a spiegare bene come stanno le cose e quali sono gli scenari possibili ci ha pensato Violetta Silvestri su Money.it. Uno tsunami è davvero pronto a spazzare via il valore di mercato immobiliare in Europa? Quanto è grave la crisi? E cosa può succedere? (Continua a leggere dopo la foto)
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“Gonfi di debiti, molti proprietari di immobili e terreni dovranno ricorrere a vendite di asset, tagli ai dividendi nel tentativo di ridimensionare le aziende in vista di un futuro più turbolento”. Jackie Bowie, capo dell’EMEA presso Chatham Financial, ha spiegato: “Il muro delle scadenze potrebbe essere un catalizzatore per le transazioni perché se i mutuatari non sono in grado di rifinanziarsi, dovranno uscire”. Un chiaro esempio di come stanno andando le cose è quanto successo alla società immobiliare svedese Samhallsbyggnadsbolaget i Norden, che è crollata di oltre il 90% dal suo massimo storico. E il mercato sta valutando la prospettiva che altri faranno la stessa fine. La crisi immobiliare, dunque, è già in corso in Europa. Ma potrebbe esserci di peggio in arrivo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Crisi immobiliare in Europa, quanto valore si perde
Come spiega ancora Money.it, i valori commerciali degli immobili in Europa potrebbero diminuire fino al 40%, come ha scritto l’analista di Citigroup Inc. Aaron Guy. “Inoltre, i proprietari potrebbero dover fornire circa il 50% di capitale aggiuntivo per rifinanziare il bene e soddisfare le condizioni di banche e fondi di credito privati che prestano denaro”. Stiamo “operando partendo dal presupposto che le valutazioni degli immobili debbano ancora essere aggiustate al ribasso. Ciò significa che c’è ancora più dolore in arrivo“, ha aggiunto Max Berger, gestore del portafoglio crediti di DWS Investment GmbH. Altro segnale che lo tsunami immobiliare si sta per abbattere sul nostro continente è che i grandi investitori stanno girando alla larga proprio dal mercato immobiliare. E lo faranno anche “per i prossimi mesi”.
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