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“Scenari imprevedibili in Ucraina”. Fabbri gela tutti: tornano in campo le armi nucleari. Cosa sta succedendo

Pubblicato il 05/06/2023 11:14 - Aggiornato il 07/06/2023 08:21
Dario Fabbri Ucraina Russia

Quello che sta accadendo tra Ucraina e Russia potrebbe presto sfociare in qualcosa di incontrollabile e pericolosissimo. La controffensiva degli uomini di Zelensky “è già iniziata” e, dato sorprendente, non si sta concentrando nelle zone contese del Donbass ma punta direttamente nel territorio russo. Un’invasione, praticamente. Una mossa, questa, del tutto inaspettata. A parlarne è Dario Fabbri, esperto di geopolitica, che analizza questa situazione inedita, con raid e incursioni continue nell’oblast di Belgorod, in Russia, da parte delle forze di Kiev e da gruppi anti-Putin. Il direttore di “Domino” è intervenuto ad “Agorà“, su Rai3, nella puntata di lunedì 5 giugno. Fabbri non ha nascosto le preoccupazioni e parla dei possibili risvolti bellici. (Continua a leggere dopo la foto)
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“L’operazione – spiega Dario Fabbri – ha l’obiettivo di minare la centralità e la stabilità di Putin“. Tra gli scenari c’è quello di portare la guerra sul suolo russo. Siamo dunque in una fase di “territori non tracciati, come dicono gli americani, non si conoscono gli sviluppi possibili perché mai accaduto prima” afferma l’esperto di geopolitica che sottolinea come torni d’attualità in queste ore il possibile uso delle armi nucleari tattiche da parte della Russia. A Belgorod sono infatti in corso scontri e veri e propri tentativi di invasione, mentre gruppi di cosiddetti partigiani russi anti-Putin hanno preso prigionieri. L’Ucraina non rivendica ufficialmente queste azioni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Dario Fabbri e la controffensiva Ucraina in Russia

“Lo lasciano intendere esplicitamente, se lo facessero apertamente sarebbe come dire ai russi come sarà la controffensiva” che per Fabbri è già iniziata. Gli ucraini devono lasciare però “una patina di ambiguità, per confondere i russi” dare la possibilità agli americani di dire che non c’entrano niente con gli attacchi sul suolo della Russia. “Siamo dentro la controffensiva ed è un passaggio sorprendente. Non si sta concentrando sul Donbass o la Crimea, ma su territori russi. Di quali mezzi dispone l’Ucraina? È impossibile dirlo, anche perché questi attacchi sono stati effettuati con pochissimi mezzi, sono scenografici ma la forma diventa sostanza e va a minare un caposaldo per i cittadini, quello della sicurezza interna“.

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