Mentre nel mondo ora si discute di Green pass universale, ossia un lascia passare sanitario come quello per il Covid permanente ed esteso a tutta la popolazione, si continua a ragionare su questo nuovo e strettissimo rapporto tra potere e sanità, tra controllo dei dati e salute. E allora è normale che poi viene quanto meno da drizzare le antenne se arriva la notizia per cui da ora in poi sarà possibile ritirare al bancomat con la tessera sanitaria. Ma come? Già, è proprio così. Comodo, per carità. Diranno in tanti. È capitato a tutti di ritrovarsi in una emergenza, o semplicemente alla cassa, e accorgersi di non avere né contanti né carte di credito. E allora ecco qua che in quelle situazioni, ora, basta avere con sé la tessera sanitaria. Quella che raccoglie tutti i nostri dati, volendo, più intimi. (Continua a leggere dopo la foto)
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La tessera sanitaria finora la utilizzavamo per accedere al Servizio Sanitario Nazionale, quando acquistiamo farmaci o prenotiamo visite, ad esempio. Adesso, però, potrà essere utilizzata anche per i pagamenti digitali e ritirare contanti al bancomat. Per ora, in Italia, il servizio di prelievo è disponibile per tutte le carte di debito emesse da Intesa Sanpaolo, ISPB e Fideuram. Come si legge sul sito dell’istituto bancario, grazie all’accordo con Intesa Sanpaolo, si potranno prelevare contanti dove è più comodo in tutti i punti convenzionati Mooney abilitati. Negli esercizi convenzionati Mooney abilitati al servizio puoi prelevare contanti se sei titolare di una carta di debito emessa da Intesa Sanpaolo, ISPB e Fideuram. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tessera sanitaria per ritirare al bancomat, come funziona
Ma come funziona? Ci sono differenze rispetto al bancomat per ritirare contanti? No, prelevare è semplicissimo: inserisci la tessera sanitaria o il codice fiscale nel POS degli esercizi convenzionati e scegli l’importo da prelevare. Fino al 31 dicembre 2023 è prevista una commissione pari a 1,50 euro per singola operazione. Dal 1° gennaio 2024 la commissione sarà pari a 2,00 euro. Per ora, dunque, il colosso bancario che ha il servizio attivo è IntesaSanpaolo, ma nel giro di poco – come anticipa Affari Italiani – si accoderanno anche tutti gli altri. Una questione sorge ora spontanea: sanno tutto di noi, e quindi a questo punto non serve più nemmeno il bancomat dal momento che siamo ormai in questa rete digitale in cui ogni nostro aspetto – incluso quanto abbiamo sul conto corrente – è conosciuto. In più, così gli Istituti bancari saranno ancora più a conoscenza dei nostri dati sanitari… Il tutto peggiorerà con la riforma Psd3 sui pagamenti digitali che l’Europa presenterà il 28 giugno.
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