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Assegno unico, cambia tutto. Nuovi importi, date di pagamento e beneficiari: “Un milione di italiani interessati”

Pubblicato il 05/06/2023 20:38

Sono tante le novità sull’Assegno unico di giugno 2023, a seguito dei riconteggi dell’Inps. I ritardi nelle erogazioni lamentati da più parti nelle ultime settimane erano dovuti proprio a questo ricalcolo, che porterà un importo più consistente per 512mila famiglie, laddove sarà minore per i rimanenti 378mila nuclei familiari interessati. Entrambe le fasce, che assieme rappresentano il 16% della platea, avrà ricevuto, relativo al mese di maggio, un assegno di diversa natura: più alto o più basso. Come detto, l’assegno di maggio non è stato puntualissimo per molte famiglie. Ma adesso Rocco Lauria, direttore centrale Inclusione di Inps, ha confermato: “L’ultima tranche di erogazioni di maggio è andata in pagamento il 26 del mese: considerando i necessari 5 giorni lavorativi, si può dire che entro oggi verranno accreditate tutte le somme”. (Continua a leggere dopo la foto)
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A chi è rivolto l’Assegno unico universale

Si tratta di uno tra i bonus e gli incentivi che il governo Meloni ha deciso di prorogare fino al 2023, riversando in esso la gran parte delle detrazioni precedentemente previste per i genitori con figli a carico di età minore dei 21 anni, o per coloro che abbiano un reddito basso per i parametri Isee, mentre non sono previsti limiti di età per i figli portatori di handicap. L’importo esatto dell’Assegno Unico viene trasferito direttamente sull’IBAN dell’intestatario del conto dopo l’approvazione dell’apposita domanda da parte dell’Inps. La data di erogazione può variare di mese in mese. Il numero di famiglie che hanno richiesto l’Assegno unico ha superato il milione. L’assegno unico, dunque, ha differenti importi: per i figli minorenni l’importo va da 189,20 euro a 54,05 euro al mese in base all’Isee; per i figli maggiorenni e sino ai 21 anni, invece, l’importo varia da 91,9 euro a 27 euro al mese nel 2023. (Continua a leggere dopo la foto)
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Assegno unico, le novità del ricalcolo Inps

A seguito dei calcoli sulle erogazioni del 2022, primo anno di validità dell’assegno unico introdotto dal governo Draghi per uniformare i bonus per i figli del welfare italiano, sono state corrette le asimmetrie di vario tipo della misura. In particolare, apprendiamo da il Giornale, sono state calcolate le modifiche di status delle famiglie, tipicamente analizzando le quelle connesse a nuove nascite, e messe a bilancio le risorse effettivamente libere dallo scorso esercizio fiscale. Lasciando dunque a disposizione oltre 140 milioni di euro che saranno erogati alle famiglie. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le variazioni dell’importo

A seguito dei riconteggi e di questi 140 milioni di euro rimasti a disposizione, 512mila famiglie, assieme all’erogazione dell’Assegno unico di maggio, riceveranno o avranno già ricevuto in questi giorni una media di 272 euro in più rispetto alla cifra precedente. Invece, per altre 378mila famiglie si è trattato di un conguaglio a debito: in media si tratta di una decurtazione dell’assegno pari a 41 euro, così restituendo, nel complesso, risorse pari a 15 milioni di euro. Già gli incrementi promossi dal governo attuale, attraverso la legge di Bilancio 2023, nell’ordine del 50%, hanno riguardato: l’importo ordinariamente spettante, per il primo anno di vita dei figli; l’importo ordinariamente spettante per famiglie, con Isee fino a 43.240 euro, con almeno tre figli, per ciascun figlio in età compresa tra uno e tre anni; la maggiorazione forfettaria per nuclei con almeno quattro figli. Le famiglie con figli con disabilità, invece, vedranno un incremento fino ad un massimo di 189,20 euro per Isee inferiore o pari a 16.215 euro per l’intero 2023. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le date di riscossione

Si parte già da oggi 5 giugno 2023, quando l’Inps inizierà a pagare gli arretrati relativi al mese di maggio 2023, oltre a terminare gli accrediti del conguaglio per le famiglie che ne hanno diritto. Entro il 15 giugno 2023, invece, dovrebbero essere pagati tutti gli arretrati per i nuclei familiari ancora in attesa; mentre a seguire si procederà con l’accredito della mensilità corrente. Il pagamento dell’assegno unico per i titolari del Reddito di cittadinanza, infine, è atteso per il 28 giugno 2023, e riguarderà la mensilità precedente, ovvero il maggio 2023. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le altre novità

Un’altra importante novità è quella rappresentata dalle mensilità pre-parto. L’assegno unico, che spetta a partire dal settimo mese di gravidanza, va richiesto entro 120 giorni dalla nascita del figlio, ma entro 120 giorni dal parto dev’essere aggiornato anche l’Isee considerando la nuova composizione del nucleo familiare. Se l’Isee è stato aggiornato, vengono riconosciuti gli importi maggiorati spettanti dal settimo mese di gravidanza in base al valore del nuovo Isee. Vi sono, poi, le famiglie con genitore vedovo che mantengono la quota extra per cinque anni dal decesso del genitore lavoratore.

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