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“Non c’è un diritto…” Anche Mentana scarica Fazio e Annunziata. Il durissimo attacco

Pubblicato il 04/06/2023 16:27 - Aggiornato il 05/06/2023 09:17

A quanto pare anche a sinistra, o comunque nell’area culturale di riferimento, la narrativa forzata della “cacciata” di Fabio Fazio, con Littizzetto annessa, dalla Rai non prende piede, giacché il Nostro ha legittimamente deciso di lavorare per un’altra emittente, con compensi da capogiro e addirittura superiori a quelle percepiti in Rai, e pure nel caso di Lucia Annunziata la decisione non è stata imposta: è la giornalista campana che si è dimessa. Dunque non crede al “martirio”, come abbiamo già scritto, Michele Santoro ma – ed è ancora più clamoroso – pure Enrico Mentana argomenta in maniera pressoché identica, perché chi lascia la Rai farebbe bene ad evitare di voler passare da “martire”. Difatti, ancora nelle parole di Mentana “non esiste alcun diritto inalienabile a dover essere sempre in onda”. Ospite al Festival della Tv di Dogliani, il direttore del Tg de La7, che ha lavorato in tutte le grandi tv generaliste italiane, ha detto quel che pensa sulle cosiddette epurazioni in Rai: “Io credo che non ci sia niente di meglio che interrompere un rapporto senza fare scene madre o i martiri di Belfiore, senza lasciar intendere che con te o senza di te la libertà e la democrazia cessino di esistere. Nessuno di noi è insostituibile”. (Continua a leggere dopo la foto)
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mentana fazio annunziata martiri

Mentana sui casi di Fazio e Annunziata

Per poi continuare, come leggiamo su la Repubblica: “Se accetti di lavorare in Rai sai che ci sono i partiti. Ogni volta ci sarà qualcuno che tenta di mettere i suoi uomini o le sue donne ma non c’è mai lesione della democrazia: c’è lo spoil system. Basterebbe una riforma di una riga, quella per sottrarre la Rai al controllo dei partiti”. Mentana ha voluto sgombrare il campo dall’ipocrisia di chi piange e si straccia le vesti. Quel che è accaduto, dunque, certo non lede la democrazia secondo Enrico Mentana. Sicché basterebbe una riforma di una riga, dice Mentana, per sottrarre la Rai al controllo dei partiti. Ma è evidentemente un gioco a somma zero che non conviene a nessuno. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Devi stare lì”

Nel corso del suo intervento, poi, Mentana ha sottolineato come ci siano delle differenze tra il caso di Fabio Fazio, il cui “contratto di certo si fa in tre mesi non in tre giorni” e quello di Lucia Annunziata, che ha annunciato le dimissioni in Rai dopo quasi trenta anni. Lei “a differenza di Fazio non ha un’altra tv in cui andare: se ne è andata dignitosamente dicendo però che non accetta questo governo. Ma non puoi lavorare nel servizio pubblico e dire di non accettare chi governa”: a maggior ragione, “se non sei d’accordo devi stare lì“. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il precedente di Michele Santoro

Dichiarazioni che fanno il paio con quelle, recenti, di Michele Santoro sulla stessa Lucia Annunziata: “Quando lasci la Rai dicendo che non sei d’accordo con questo governo, uno si deve ricordare che lei è stata il presidente di garanzia quando a governare era Silvio Berlusconi. Lucia Annunziata è subentrata a Paolo Mieli, che si dimise dopo aver posto come condizione il rientro di Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro”.

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