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“Perché mi disgusta”. Vittorio Feltri distrugge Elly Schlein: l’affondo definitivo

Pubblicato il 23/05/2023 08:22
Vittorio Feltri Elly Schlein

Vittorio Feltri non usa mai giri di parole per dire quel che pensa. E lo fa anche stavolta, nel suo editoriale su Libero, per attaccare duramente la segretaria del Pd Elly Schlein. Ad accendere la fiamma della polemica del giornalista è quanto successo al Salone del Libro di Torino dove era stata invitata a parlare dal palco la ministra della Famiglia Eugenia Roccella. Peccato che non sia neanche riuscita a dire una parola perché un nutrito gruppo di contestatori, giovani di sinistra, le ha impedito di aprire bocca. È sempre così, gridano al fascismo e ma a impedire alle persone di parlare sono sempre loro. Scrive dunque Feltri: “Il fatto è noto e i giornali se ne sono già ampiamente occupati. Ma c’è un aspetto su cui si è sorvolato”. E quale? (Continua a leggere dopo la foto)
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Scrive Vittorio Feltri: “La segretaria del Pd, Elly Schlein, chiamata a commentare l’episodio di intolleranza di stampo squadristico, ha detto una cosa giusta ma si è subito pentita e ha aggiunto una bischerata. Ecco la sua frase: «In una democrazia il dissenso è lecito». Cosa vera. Ella tuttavia è caduta dal pero e ha giustificato i contestatori, li ha addirittura lodati, omettendo il particolare che la Roccella non è stata bistrattata per aver pronunciato un discorso ostile alle malsane idee dei ragazzi storditi, ma solo allo scopo di non consentirle di esprimersi. Zittita da urla becere, coperta di insulti, costretta infine ad abbandonare il microfono dato che l’ostilità nei suoi confronti ha preceduto il discorso annunciato”. Quindi non sono state le sue frasi a indispettire il pubblico, ma la sua persona. (Continua a leggere dopo la foto)
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Vittorio Feltri a Elly Schlein: “Si comporta da straccivendola”

Conclude Vittorio Feltri: “Per quanto riguarda Elly Schlein che fraternizza con gli studenti per scopi di bottega non possiamo che deplorarla perché si rivela ogni giorno una dilettante allo sbaraglio, incapace di avere una visione da adulta dei problemi del Paese, una persona che chiacchiera a vanvera e che confonde la democrazia con la supremazia degli arroganti. Nessuno la obbliga a condividere il pensiero della Roccella, ma non può impedire al ministro di tenere una conferenza. La quale conferenza si può criticare fin che si vuole ma non è lecito impedire che si svolga in un clima rispettoso. Nessuno è autorizzato a insultare anche Elly, ma lei è obbligata a comportarsi da persona civile e non da straccivendola“.

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