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“Sassi, graffette e non solo…”. Scoperta choc nella mensa scolastica: cos’erano costretti a mangiare i bambini

Pubblicato il 01/04/2023 10:46 - Aggiornato il 01/04/2023 12:35

Una mensa che sembra un incubo, con i genitori terrorizzati all’idea di quello che i loro bambini potrebbero ingerire per sbaglio, inconsapevoli dei rischi. Una sorta di incubo quello descritto dal Messaggero, che ha raccolto le lamentele delle famiglie per il servizio offerto dalla scuola Giovanni XXIII di viale Partenope, zona Prenestino a Roma. “Una volta è un sasso nella minestra. Un’altra un pezzo di legno nella pasta. Due volte i filamenti di metallo di quelle pagliette di acciaio che si usano per pulire le pentole”. Esasperati e spaventati dalle possibile conseguenze, le mamme e i papà alla fine hanno nominato due rappresentanti per fare un sopralluogo e verificare come stanno effettivamente le cose, con particolare attenzione alla mensa della scuola. Cos’è emerso? Presto detto. (Continua a leggere dopo la foto)
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mensa scolastica sassi

Un primo sopralluogo svolto il 24 febbraio da tecnici del Municipio V della capitale ha evidenziato diverse problematiche. In primis, ai bambini che soffrono di celiachia in due casi non era stato dato l’apposito pane ma una galletta di riso. A un altro bambino, invece di una frittata di legumi veniva servito un hamburger vegetale. Ma, soprattutto, mancavano i corretti quantitativi di derrate alimentari, come invece stabilito da contratto: al posto dei previsti 7,6 kg di spigola ce n’erano per esempio solo 6, invece dei 33,3 kg di agnello nelle cucine della mensa solamente 28,7 kg. (Continua a leggere dopo la foto)
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Scoperta choc nella mensa scolastica. Sassi nel cibo e non solo

Alle criticità riscontrate dagli ispettori si sono poi aggiunte le denunce dei genitori. Un comitato formato da 13 mamme e papà di bambini che frequentano la Giovanni XXIII e la sua mensa ha lamentato la qualità del servizio, oltre a sottolineare i pericolosi ritrovamenti di sassi, pezzi di legno e metallo nelle pietanze. “I kiwi sono serviti interi e senza essere sbucciati, altri tipi di frutto sono talmente acerbi da risultare immangiabili”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nella denuncia presentata alla dirigente della scuola e riportata dal Messaggero, i genitori hanno sottolineato come i bambini “lamentano spesso pietanze fredde e porzioni insufficienti” oltre a discrepanze tra quanto indicato di volta in volta nel menù e quanto realmente servito. Un’ulteriore ispezione di due genitori ha portato alla scoperta di capelli, peletti, un sassolino in una crema di legumi e una graffetta nei piatti”.

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