Alla fine ha vinto lui, ancora una volta, fuori dal campo prima ancora di impugnare la racchetta. Novak Djokovic potrà tornare a fare quello che gli riesce meglio, affrontare avversari sul campo da tennis, in barba alle tante polemiche sollevate ad arte dai fanatici del vaccino che lo hanno da tempo eletto a loro nemico giurato. Gli Stati Uniti, onde evitare il protrarsi di polemiche ormai insopportabili, hanno infatti deciso di anticipare i tempi: il Senato ha decretato la fine dello stato di emergenza nazionale per il Covid e quindi di tutte le misure introdotte durante la pandemia, tra le quali il divieto di ingresso nel Paese agli stranieri non vaccinati. Ora si attende soltanto il via libera definitivo del presidente Joe Biden, che non dovrebbe tardare ad arrivare. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Sassi, graffette e non solo…”. Scoperta choc nella mensa scolastica: cos’erano costretti a mangiare i bambini
>>> “Meloni dove sei?”. Verità nascoste, Raffaella Regoli infuriata: l’appello di fuoco alla premier (il VIDEO)
Ha vinto Djokovic! La decisione Usa sul vaccino
Grazie a questo provvedimento, il numero uno al mondo di tennis potrà dunque tornare negli Stati Uniti e partecipare ai prossimi Open, torneo dal quale rischiava di rimanere ingiustamente escluso. Djokovic non gioca negli Stati Uniti dagli Us Open del 2021, quando perse la finale e quindi la possibilità di chiudere il Grande Slam, per mano di Daniil Medvedev. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Mangia i grilli in diretta”. Piazza Pulita, Formigli finisce massacrato dagli utenti: “Che figuraccia” (VIDEO)
Il Senato di Washington ha deciso di iniziare a discutere la riduzione delle misure di protezione contro il Covid-19, in vigore dal 13 marzo 2020, in anticipo rispetto ai tempi previsti. Come spiegato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, inizialmente le restrizioni avrebbe dovuto essere abolite a maggio. L’Assemblea ha invece votato a favore dell’approvazione del disegno di legge che cancellerà ogni ulteriore restrizione per i non vaccinati. (Continua a leggere dopo la foto)
Non resta che sapere, ora, come la prenderanno le tante virostar italiane che negli ultimi mesi non hanno perso occasione per attaccare Djokovic, “colpevole” ai loro occhi soltanto di aver esercito un diritto di scelta, preferendo non vaccinarsi. Matteo Bassetti aveva scritto, per esempio, a gennaio 2023: “Il talento sportivo, anche se grandissimo, non rende scientificamente credibili. Alla fine il fenomeno risulta più asino degli altri no vax”. Per Roberto Burioni, “un cretino no vax che vince le Olimpiadi non diventa una persona intelligente”. Chissà quanto staranno rosicando in questo momento.
Ti potrebbe interessare anche: “Il mio corpo è più importante”. La sfida di Djokovic agli Usa