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“Il mio corpo è più importante”. La sfida di Djokovic agli Usa

Pubblicato il 23/03/2023 18:38

Insieme a Rafa Nadal, Novak Djokovic condivide lo scettro di tennista più vincente degli ultimi decenni, ma questo non conta. E non conta anzitutto per lui, che preferisce mantenere integra la propria dignità, nonché il proprio organismo. “Il mio corpo è più importante”, ha commentato il campione serbo, che per la prima volta, intervistato dalla Cnn, ha commentato la vergognosa esclusione dai tornei principali che si svolgono negli Stati Uniti. Non essendo vaccinato, come oramai è stranoto, era arrivato il “no” degli organizzatori alla partecipazione agli Indian Wells Masters 2023, dall’8 al 19 marzo scorsi. Gli Stati Uniti, infatti, hanno prolungato almeno fino al 10 aprile l’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 per chi viene dall’estero. Si sperava in una esenzione particolare, che naturalmente non è arrivata. La mancata partecipazione al torneo in California gli è peraltro costata la perdita del primo posto nella classifica mondiale del tennis, per una scelta, quella delle autorità a stelle e strisce, che appare anzitutto ideologica, considerando che la pandemia non è certo un problema contingente. Insomma, colpirne uno per educarne cento. Lo sportivo salterà anche l’appuntamento di Miami, dal 19 marzo al 2 aprile. (Continua a leggere dopo la foto)
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djokovic esclusione corpo più importante

Nella stessa intervista, Novak Djokovic ha affermato: “È un peccato non aver potuto giocare a Indian Wells e Miami. Adoro quei tornei. Ho avuto molto successo lì. Ma allo stesso tempo, sono consapevole della decisione che ho preso e sapevo che ci sarebbe stata la possibilità di non poter giocare”. Tuttavia, egli spera che da qui a settembre le regole negli USA cambino per poter scendere in campo agli US Open: “Spero che questa situazione cambierà per la fine dell’anno, per gli US Open. Questo è il torneo più importante per me sul suolo americano”. Si dice spesso che gli uomini di sport siano persone ignoranti o poco sensibili, ma di certo non vale per il serbo: “Ho imparato, attraverso la vita, che i rimpianti ti trattengono e fondamentalmente ti fanno vivere nel passato”, afferma, e dunque “nessun rimpianto” per la scelta, legittima, di non farsi inoculare il vaccino contro il Covid. (Continua a leggere dopo la foto)

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È appena il caso di ricordare che altri tennisti, come il “nostro” Berrettini, negli ultimi mesi hanno dimostrato incredibili cali nelle loro prestazioni e che, nel 2021, Jeremy Chardy a causa delle complicazioni che ha avuto per i postumi del vaccino ha posto fine alla sua stagione con queste parole: “Da quando ho fatto il vaccino ho un problema, mi sento in difficolatà fisica. Non posso allenarmi e non posso giocare”.

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