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Confezioni dei farmaci, nascosti gli effetti collaterali. La rivoluzione targata Europa che piace a Big Farma

Pubblicato il 24/03/2023 15:11 - Aggiornato il 30/03/2023 17:29
Europa bugiardini farmaci

L’Europa è fatta così, lo sappiamo. Trova sempre una causa nobile per mascherare decisioni che alla base, in realtà, hanno ben altri interessi. L’Europa è fatta così, da sempre. E negli ultimi anni sta davvero esagerando. La pandemia di Covid, poi, ha dato ampia dimostrazione di quale sia il metodo per raggiungere risultati che fanno comodo al Sistema e che danneggiano invece la popolazione, nella maggior parte dei casi impoverendola, sia economicamente che a livello sociale e di sovranità nazionale. E così ecco che dopo le case green, le auto elettriche e altre amenità care alle lobby – una su tutte Big Pharma – la nuova crociata europea è contro i bugiardini contenuti nelle scatole dei farmaci. Saranno eliminati. Di nuovo, Ue e questioni farmaceutiche si ritrovano in un connubio perfetto. Ma perché vogliono eliminarli? E da cosa saranno sostituiti? (Continua a leggere dopo la foto)
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A segnalare questa decisione assai curiosa è ItaliaOggi. E così, nel bel mezzo di una guerra che sta impoverendo il continente fino alla fame, mentre l’inflazione vola e la Bce non sa più che pesci pigliare, l’Europa pensa alle vere priorità. Non il gas, non la povertà, ma i bugiardini dei farmaci. Come quando si occupavano di imporre agli agricoltori di misurare la lunghezza delle zucchine per poterle immettere sul mercato, così oggi la Commissione Ue – sempre con la maschera dell’ideologia green – propone di abolire il bugiardino dei farmaci, obbligatorio finora in tutte le confezioni per informare l’utente sull’utilizzo e soprattutto sui possibili effetti collaterali, e di sostituirlo con un codice Qr da leggere con lo smartphone. Bravi. E gli anziani come faranno? E qual è l’utilità di questa cosa? (Continua a leggere dopo la foto)
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Via i bugiardini, a rimetterci sono gli anziani

Non è che – per caso, come malignano i più – c’è invece l’interesse di favorire ancora una volta le case farmaceutiche e fare in modo che sempre meno persone siano informate sui medicinali che stanno assumendo e sempre meno persone leggano gli effetti collaterali? Dietro l’idea nobile di ridurre l’uso della carta e risparmiare sui costi, potrebbe dunque esserci ben altro. A pensar male è peccato, ma spesso ci si indovina, diceva qualcuno. E visto quello che stanno facendo con gli effetti avversi dei vaccini anti Covid c’è da scommetterci che lo spreco di carta è solo l’ennesimo specchietto per le allodole utilizzato dall’Europa. Commenta Tino Oldandi: “La maggior parte dei farmaci è consumata dalla popolazione anziana, che con i codici Qr non ha la stessa familiarità dei ventenni, e sarebbe pertanto privata delle informazioni obbligatorie sui farmaci”. Un bel problema. Ma la Commissione non sta facendo altro che dare un ennesimo aiuto ai bilanci di Big Pharma. Che accoglie con gioia la notizia.

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