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“Aumenti di 2.000 euro con l’Euro 7”. Auto, l’Ue ci impone l’ennesima stangata: cosa cambia e quando

Pubblicato il 04/04/2023 12:48 - Aggiornato il 04/04/2023 14:50

Non è decisamente un periodo felice, questo, per gli automobilisti italiani. Costretti a fare i conti con un’Ue sempre più determinata a imporre la rivoluzione “Green” mettendo al bando auto a diesel e benzina. Con il rebus dei motori e-fuel e l’incognita dei biocarburanti. E, ora, alle prese anche con l’arrivo di una nuova normativa Euro7. La proposta della Commissione Europea è ancora da definire, ma una certezza, purtroppo, sembra esserci già: le auto con gli standard aggiornati per le emissioni inquinanti costeranno di più. Come spiegato dalla testata Facile.it, la norma Euro7 contiene vincoli più stringenti sul rilascio di CO2, prendendo in considerazione anche quello derivante dall’usura di freni e pneumatici. Per le vetture a diesel, invece, è prevista una stretta sul rilascio di ossidi di azoto con limiti pari a quello delle macchine a benzina. (Continua a leggere dopo la foto)
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euro 7 cosa cambia

I nuovi standard dovrebbero applicarsi sulle immatricolazioni da luglio 2025 in poi, mentre per chi guida un’auto Euro6 o inferiore ci si dovrà scontrare con le limitazioni al traffico che saranno introdotte nelle principali città e con i divieti nelle Ztl metropolitane. L’Ue vorrebbe infatti delle zone a traffico limitato sempre più estese, e alcuni Comuni hanno già iniziato ad adattarsi. Un inasprimento dei blocchi, stando ai programmi europei, sembra sempre più vicina. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il problema maggiore, però, potrebbe essere quello dell’aumento dei costi. L’Acea, associazione dei costruttori europei, ha già lanciato l’allarme: gli investimenti per adeguare le emissioni a quel 5% di condizioni di guida mancanti rispetto all’attuale Euro6, porteranno a un aumento medio “di 2.000 euro per le nuove vetture”. Rincari di qualche migliaio di euro stimati anche da Massimo Nordio, vicepresident group government relations di Volkswagen Italia. (Continua a leggere dopo la foto)
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Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae (associazione della case automobilistiche estere che opera in Italia), ha confermato alla Verità: “Gli standard Euro7 regolamentano anche le emissioni di freni e pneumatici e andranno a impattare anche sulle auto elettriche. Entro il 2035 le particelle rilasciate dai freni dovranno scendere del 27%, così come quelle delle macroplastiche. Nonostante l’attenzione delle case automobilistiche a rendere più accessibili le auto green, i costi da qualche parte andranno scaricati”. Al momento, la norma Euro7 è soltanto una proposta: se applicato, il regolamento si applicherà alle auto immatricolate la prima volta dal 1° luglio 2025.

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