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“Mutui, ecco come aumenteranno le rate”. L’Ue dà il via libera all’ennesima stangata per le famiglie

Pubblicato il 06/03/2023 09:36 - Aggiornato il 23/06/2023 11:53

Brutte notizie per i cittadini italiani (e non solo) sul fronte mutui. In un momento di grande difficoltà, con le famiglie costrette a fare i conti con il rincaro dei generi alimentari, il prezzo altissimo delle bollette e quello sempre oscillante dei carburanti, la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha infatti annunciato la probabilità di un nuovo aumento dei tassi, che dovrebbero salire di 50 punti. La decisione sarà presa nel corso della prossima riunione del 16 marzo. Come spiegato dal Corriere della Sera, in caso la decisione dovesse essere confermata si tratterebbe del sesto incremento consecutivo: l’ultimo era stato a inizio febbraio, di 0,5 punti percentuali. L’effetto sui mutui della politica monetaria restrittiva della Bce si era già fatto sentire in maniera pesante. Il rischio, ovviamente, è che le conseguenze ora possano essere ancora peggiori. (Continua a leggere dopo la foto)
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Cosa cambierà nel concreto per gli italiani? Immaginiamo lo scenario di chi ha un mutuo. In caso sia a tasso fisso, la crescita dell’Irs (Interest rate swap) che potrebbe seguire la decisione della Bce non creerà alcuna preoccupazione, visto che l’aliquota non cambia e resta tale fino all’estinzione. Diversa la situazione di chi, invece, deve ancora accendere il mutuo a tasso fisso in queste settimane: rispetto al 2022, il valore dell’Irs è infatti triplicato, rendendo molto più difficile trovare offerte interessanti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il rischio maggiore è però un altro: quello di veder schizzare immediatamente verso l’alto i tassi sui mutui variabili. La rata di un mutuo a tasso medio variabile sottoscritto di recente potrebbe infatti salire di quasi 35 euro nel corso dei prossimi mesi, con il mutuario che si troverebbe così a pagare in poco più di un anno circa 197 euro in più, con un aumento di quasi il 43% rispetto alla somma iniziale. (Continua a leggere dopo la foto)

Le brutte notizie, oltretutto, potrebbero non essere ancora finite: per gli esperti, l’Euribor a 3 mesi potrebbe crescere ancora arrivando a giugno 2023 intorno a 3,4%. Fosse vero, la rata presa in esame arriverebbe a 711 euro, 255 in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022. Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile è ancora in tempo per valutare una surroga e passare al tasso fisso, bloccando il valore della rata, o per rinegoziare con la propria banca.

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