L’episodio di Roma, che non si è concretizzato, ha riacceso i fari sulla truffa cosiddetta “delle monetine”. Il modus operandi, già ben collaudato, è sempre il medesimo anche se, evidentemente, non tutti ne sono a conoscenza e così, oltre alle tante “cybertruffe” e raggiri online di cui sovente ci occupiamo, torniamo alle truffe per così dire tradizionali, quantunque non meno insidiose. Basti pensare alle ultime di cui abbiamo scritto, che simulano dinamiche reali, come nel caso della truffa del passeggino o di quella del finto avvocato. Tornando al raggiro delle monetine, lo schema tipico prevede la presenza di almeno due o tre persone. Costoro, dopo essersi appostati, tipicamente nei parcheggi e fuori dai supermercati, inquadrano l’obiettivo di turno – donna e, possibilmente, di una certa età, o comunque soggetti vulnerabili –, attendendo il momento in cui appoggia la borsa sul sedile del lato passeggero. Un gesto automatico, semplice e (apparentemente) innocuo. Esattamente da questo momento i truffatori entrano in azione. (Continua a leggere dopo la foto)
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La dinamica
Mentre uno tra i malintenzionati butta delle monetine per terra, invitando la vittima a raccoglierle facendole credere che le siano cadute, il complice agisce in modo fulmineo e si impossessa degli averi della vittima, aprendo l’altro sportello; poi si dileguano in un attimo, grazie anche alla presenza di eventuali complici appostati a poca distanza con un altro veicolo. Ma questa volta, come dicevamo in apertura, i malviventi non sono riusciti nel proprio intento. Il tutto è accaduto qualche giorno fa nel parcheggio sotterraneo di un supermercato in via Arola a Palmarola, frazione di Roma Capitale. La signora che non è caduta in trappola ha, poi, raccontato i fatti sui social network in modo da mettere tutti sull’avviso, e in particolare i residenti del piccolo comune, attraverso la pagina Facebook “Sei di Palmarola se…”. E dunque: “Credo di aver sventato una rapina al Conad di Via Arola”, è l’incipit del racconto. “Una persona mi ha fermata nel parcheggio sotterraneo quando già ero in macchina, adducendo che mi erano caduti dei soldi. Indicava a terra da dove ero appena andata via”. La signora ha avuto la prontezza di non fidarsi sin da subito. “Non vedevo niente a terra. Non sono scesa dalla macchina, ma sono rientrata con l’auto sullo stesso parcheggio per capire meglio cosa dicesse il tizio mentre lui si si muoveva in varie direzioni”, ha aggiunto. Infine, aprendo uno spiraglio, solo uno spiraglio, della portiera la donna si è resa conto del fatto che in terra, effettivamente, ci fossero delle monete. Ma non ha commesso il fatale errore di aprire lo sportello, scendere e lasciare, pur se brevissimi istanti, la vettura incustodita. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come non cadere in trappola
“Non erano soldi miei, perché sapevo bene di non averne. Sono andata via e il tizio continuava a bighellonare in giro”, plausibilmente in cerca e in attesa di nuove vittime, prosegue nel racconto. Ecco, dunque, che la coraggiosa signora è tornata nel supermercato, allertando gli avventori e i dipendenti, che, a loro volta, hanno avvisato i carabinieri. Forse, dai filmati delle videocamere di sorveglianza, si potrà risalire all’identità dei due malintenzionati. Come riporta Il Giornale, al post della donna in molti hanno replicato e in diversi commenti era dato conto di analoghe disavventure: “mia madre con lo stesso trucchetto è stata derubata della sua borsa con cellulare, soldi, carte e documenti“, ha scritto una utente, mentre un altro ha commentato: “Mi hanno fatto lo stesso e ci sono cascata in pieno”. Non mancano i consigli, spassionati e utilissimi: “Mai uscire dall’auto”, scrive qualcuno, e, laddove sia possibile, “evitare i parcheggi sotterranei se si è da soli”.
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