Nella vicenda della clamorosa e lodevole protesta degli agricoltori tedeschi contro le politiche green imposte da Berlino non solo alla Germania ma a tutta l’Ue, ci sono tanti elementi da tenere in considerazione. Uno, però, balza subito agli occhi. La disparità di trattamento e di considerazione delle proteste quando a rivoltarsi solo loro e quando invece sono gli italiani. A cosa ci riferiamo? Al fatto che i trattori che hanno paralizzato strade e aree in metà del Paese, con blocchi e cortei, ora raccolgono qualche frutto. La presidente della Commissione Ue, la tedesca Ursula von der Leyen, è scesa in campo spezzando una lancia a favore della protesta. Quindi possiamo desumere che se a protestare sono i tedeschi, l’Europa subito si adegua. Se a farlo sono gli italiani, in tutta risposta arrivano multe. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Fuori è un po’ rumoroso”, ha detto con una battuta la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso alla Camera di commercio di Stade per la regione tedesca dell’Elba-Weser riferendosi al grande frastuono provocato dalle centinaia di trattori in protesta. “Penso che sia giusto – ha aggiunto – Qui da noi ognuno può esprimere la propria opinione e rappresentare i propri interessi”. Le sue parole sono arrivate mentre fuori dalla sala si teneva la protesta, di cui Von der Leyen ha detto di capire “molte delle preoccupazioni. Hanno buoni argomenti dalla loro parte. Garantiscono la nostra sicurezza alimentare, vogliono in cambio un reddito ragionevole”. (Continua a leggere dopo la foto)
Ha poi aggiunto la von der Leyen: “Hanno bisogno di certezza nella pianificazione del loro lavoro. Per questo circa un terzo dell’intero bilancio europeo è riservato ai pagamenti all’agricoltura”. Ci si domanda ora: e se a protestare fossero stati gli agricoltori italiani – come peraltro accaduto più volte negli anni passati quando l’Europa gli ha tolto tutto e li ha ridotti alla miseria? Sarebbero fioccate multe, come di consueto. Ricordiamo che la rivolta tedesca è iniziata dopo che l’esecutivo di Scholz ha annunciato il taglio dei sussidi in ottica “green”. “Noi, come Commissione europea – ha detto Von der Leyen -, stiamo avviando un dialogo strategico con il settore agricolo e l’intera filiera”.
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