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“Il default si avvicina”, terrore sui mercati e rischio contagio. Cosa sta succedendo negli USA

Pubblicato il 16/05/2023 20:15

In una economia globalizzata e interconnessa, il famoso effetto farfalla, o se preferite il rischio “contagio”, è un pericolo assai ricorrente. Ecco perché ciò che accade dall’altra parte dell’oceano non può che allarmare. In brutale sintesi: gli Stati Uniti sarebbero a rischio default già dal prossimo primo di giugno, qualora non si procedesse celermente all’aumento del tetto del debito. L’allarme lo ha lanciato Janet Yellen in persona. Il segretario al Tesoro teme “serie conseguenze sulla fiducia delle imprese e dei consumatori”. In teoria, per il XIV emendamento, il presidente degli Stati Uniti può decretare di continuare a emettere debito senza aumentare il limite sui prestiti. Ma tanto la Yellen quanto Joe Biden intendono scongiurare tale ipotesi, pertanto risulta decisivo l’incontro che, proprio oggi, Biden stesso avrà con i leader del Congresso. La scorsa settimana il presidente degli Stati Uniti ha esortato i deputati repubblicani a muoversi rapidamente per innalzare il limite dei prestiti consentiti al governo rispetto agli attuali 31.400 miliardi di dollari, per non rischiare di trascinare la più grande economia del mondo – almeno per ora – in recessione, con inevitabili ricedute nel mondo intero. secondo Yellen, qualora non si intervenisse in queste due settimane che ci separano dall’orizzonte temporale indicato, “l’Amministrazione avrà esaurito i fondi per pagare obbligazioni e piani federali”. (Continua a leggere dopo la foto)
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In effetti, pesa molto l’intervento-ponte da 13 miliardi, che ha portato JPMorgan a prendere il controllo di First Republic Bank. Le casse del tesoro, dunque, languono e Janet Yellen, recentemente ospite a This Week della ABC, aveva già agitato lo spettro della “crisi costituzionale”. E tutto ciò interviene in un momento storico già critico di per sé, con ben 186 banche regionali statunitensi che, come abbiamo già scritto, sarebbero a concreto rischio di bancarotta. In una nuova lettera indirizzata allo speaker della Camera, il Repubblicano Kevin McCarthy, pubblicata ieri 15 maggio, Janet Yellen ha affermato che aggiornerà nuovamente i legislatori sulla scadenza la prossima settimana, come leggiamo su Affaritaliani: “Stimiamo ancora che il Tesoro probabilmente non sarà più in grado di soddisfare tutti gli obblighi del governo se il Congresso non avrà agito per alzare o sospendere il limite del debito entro l’inizio di giugno, e potenzialmente già il primo giugno”, ha evidenziato il capo del Tesoro Usa. (Continua a leggere dopo la foto)
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La questione, oltre che economica, è anche e soprattutto politica: Il Wall Street Journal ha scritto che i repubblicani stanno spingendo affinché qualsiasi aumento del limite del debito sia accompagnato, tra le altre misure, da tagli alla spesa federale; i democratici, dal canto loro, insistono affinché il Congresso aumenti il limite del debito senza allegare altri cambiamenti politici. Va da sé che le borse ne risentono, ecco la situazione a Wall Street: i future del Dow Jones cedono lo 0,23%, quelli del Nasdaq arretrano dello 0,10% e quelli dell’S&P 500 registrano una flessione dello 0,20%.

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