Anche le droghe, come tutti i beni di consumo, subiscono le volabili fluttuazioni del mercato, spesso eterodirette. Non è un caso se una mafia dapprima rurale come la ’Ndrangheta sia oramai una multinazionale da 50 miliardi di euro l’anno, grazie al monopolio del traffico di cocaina. Ma la domanda fa il mercato: la coca non “tira” più e, anche chi non ha grandi conoscenze in merito agli stupefacenti, avrà sentito parlare della nuova droga degli “zombi”: il Fentanyl. Purtroppo, basta cercare su Internet per trovare decine e decine di video di talune aree delle metropoli americane, epicentro di questa epidemia, che raccontano l’American dream alla rovescia. Corpi ciondolanti, in preda a un totale ottundimento dei sensi, gente che non si regge in piedi, magrissima e consumata da questa sorta di eroina chimica. Per capire la pericolosità: il Fentanyl può essere 50 volte più potente dell’eroina, naturalmente dà una dipendenza enormemente maggiore e, sovente, l’eroina di strada è tagliata con questa schifezza chimica. Leggiamo, dunque, su la Repubblica che, per la prima volta in due anni, il prezzo della polvere bianca creata dalle foglie di coca è sceso del 32%, laddove cresce a dismisura la richiesta del Fentanyl stesso. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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Che cos’è il Fentanyl
Gli oppiacei sono la nuova frontiera delle sostanze prodotte in Messico: anche i narcos oggi fanno più affari con il Fentanyl che non con la cocaina, che torna ad essere una droga elitaria. Siamo tornati agli anni Settanta, funestati dalla “roba” e da centinaia di morti per overdose? Forse è anche peggio. Anzitutto, capiamo cosa sia questo Fentanyl. Si tratta di un prodotto di sintesi noto sin dal 1960, usato in medicina come anestetico, e questo – come si è scoperto in molti casi negli Stati uniti – grazie alle ricette di medici compiacenti lo ha reso piuttosto diffuso. Ma sono briciole: a ciò, dicevamo, si aggiunge la produzione nei laboratori chimici clandestini dei narcos messicani. Si stima che circa il 70% delle morti per overdose negli Stati Uniti nel 2021, ovvero 107.622 casi, siano state causate dal Fentanyl. Ad oggi sono 110mila le vittime di questo oppiaceo, più di quelle provocate dalla guerra nel Vietnam. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il ruolo della Cina e le presidenziali negli USA
Cosa c’entra la Cina? C’entra, anche stavolta, giacché fornisce i precursori chimici ai cartelli messicani che si sono tuffati sul nuovo corso del mercato. Il Paese del Dragone, dunque, non controlla il flusso di prodotti chimici spediti dall’altra parte del Pacifico, è l’accusa mossa da più parti.
L’inchiesta del quotidiano romano, firmata da Daniele Mastrogiacomo, riporta che, come anticipato, tra il 2021 e il 2023 il prezzo medio di una balla di foglie di coca, del peso di circa 12 chili e mezzo, è sceso del 32%: un chilo di pasta di coca, dunque foglie già macerate (con petrolio o altri solventi), però ancora da trasformare in polvere, dai 975 dollari è passato a costarne 240. Anche in Colombia molte coltivazioni hanno cambiato seme: adesso sono coltivate a papavero, che serve per l’eroina e gli altri oppiacei. Ma torniamo in Messico. Il problema è tale che il presidente degli Stati uniti, Joe Biden, forse in vista delle elezioni del prossimo anno, ha intensificato gli sforzi, inviando in Messico – per la quarta volta in sette mesi – una delegazione governativa per cercare di mettere a punto una strategia. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il Fentanyl sta per invadere l’Europa
In Brasile il più importante gruppo criminale, il Primo Comando della Capitale (PCC), da anni alleato della mafia italiana ai tropici, ha cominciato a creare laboratori per il Fentanyl con l’aiuto del cartello messicano di Sinaloa. Se dovesse attecchire nel nostro Paese, il Fentanyl potrebbe non solo sostituire l’eroina ma venire legato, come già accade negli Stati Uniti, alla cocaina e alla marijuana con effetti devastanti e letali.
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