Con preoccupante cadenza ci troviamo a scrivere di truffe e raggiri vari, ma stavolta non parliamo di trappole online, hacker e cybercriminali, ma di una truffa, per così dire, tradizionale. Quella che è appellata truffa “del passeggino”. Le segnalazioni si moltiplicano, in tutto il Paese, e lo schema di questo stratagemma è sempre il medesimo. L’ultimo caso è avvenuto a Roma: come da procedura l’obiettivo dei rapinatori è stato fatto cadere a terra, sovente con uno sgambetto, e altrettanto ha fatto la donna col passeggino, invero appena sfiorata, sicché sono intervenuti i complici di quest’ultima, che hanno aggredito e rapinato la vittima. È accaduto ai tornelli della metro della linea B alla stazione Piramide. Agli occhi di chi assista a una scena del genere, il malcapitato passa dalla parte del torto: pare che il soggetto da raggirare abbia volontariamente spinto la donna a terra, talché costei inizia a urlare contro lo sprovveduto. È in questo momento che intervengono i complici – nel caso di Roma parliamo della donna con il passeggino e di quattro uomini – che fingono di prendere le parti della donna, iniziano a pestare la vittima, come accaduto a Roma, e nel mentre la derubano. (Continua a leggere dopo la foto)
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La dinamica della truffa
La vittima è stata trasportata all’ospedale, costretta a sottoporsi a un intervento chirurgico per via delle fratture riportate nel pestaggio, e solo nell’ospedale stesso si è accorto che, nella concitazione, i quattro gli avevano sfilato il cellulare. Intervenire in soccorso di una donna con un bambino che è stata aggredita da un malintenzionato rappresenta la copertura perfetta. Insomma, è tutta una abile messa in scena e dentro il passeggino non c’è un bambino, ma un plaid accartocciato oppure un fagotto. I fatti della stazione Piramide della metro di Roma risalgono allo scorso 22 ottobre 2022, ma se ne parla oggi su varie testate perché, come riporta il Giornale, si è concluso il processo ai cinque. Infatti, le videocamere di sorveglianza della stazione li avevano resi riconoscibili alle Forze dell’ordine. Inoltre, la truffa del passeggino conosce persino delle varianti, come nel caso avvenuto a Milano, di cui leggiamo su Il Giorno, nel settembre del 2022: si finge un contatto tra un automobilista che sta parcheggiando l’auto o sta uscendo dal parcheggio, simulando un urto al passeggino con conseguente estorsione di denaro per poter “riparare” la carrozzina. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le condanne
È stata, dunque, emessa la condanna con rito abbreviato della finta madre, Benedetta Pallotta, e di uno degli aggressori, Eros Bevilacque: dovranno scontare rispettivamente 4 anni e 4 mesi e 3 anni e 8 mesi. Una pena più leggera rispetto a quella richiesta dal pm Pierluigi Cipolla, che aveva sollecitato una condanna a 6 anni di carcere. Si tratta, tuttavia, solo della condanna per il reato di rapina, mentre il procedimento per le lesioni riportate dalla vittima è tuttora in corso.
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