x

x

Vai al contenuto

“Nuova stangata in arrivo”. Il governo invece di eliminarle le aumenta (e si rimangia la promessa)

Pubblicato il 19/03/2023 11:46 - Aggiornato il 19/03/2023 12:28

La riforma fiscale messa in campo dal viceministro dell’economia, Maurizio Leo, è oramai delineata. Il testo della legge delega per la riforma fiscale 2023, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso giovedì, come ricostruisce il quotidiano Domani, prevede che appena la delega sarà approvata partirà “una ridefinizione delle aliquote vigenti” in merito ai carburanti: la leva, così, realizzerebbe anche l’obiettivo di agevolare le fonti meno inquinanti. Nel testo, al punto 12 della bozza, si parla esattamente di “prodotti energetici ottenuti dalla biomassa o da altre risorse rinnovabili”. Inoltre, ancora secondo le indiscrezioni raccolte dal Domani, saranno gradualmente eliminati gli sgravi sulle accise ritenute dannose per l’ambiente: una delle voci più rilevanti in termini di sconti, è quella sugli sgravi per il gasolio a favore degli autotrasportatori, che nel 2020 sono costati 1,2 miliardi. Il ministero dell’Ambiente, ogni anno, è tenuto a pubblicare un elenco dei sussidi ambientali dannosi e di quelli ambientalmente favorevoli. Ad esempio, l’accisa sul gasolio è del 23% inferiore a quella della benzina: il mancato allineamento di rispettivi prezzi è stato riportato proprio nell’ultimo documento del ministero. Tale differenza di trattamento in termini fiscali rappresenta “una distorsione rilevante”, si legge, per premia l’utilizzo di veicoli con impianti più emissivi. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Cosa succederà alle vecchie auto?” Ce lo spiega l’Ue, dopo averci imposto l’ennesima “rivoluzione Green”

governo vuole aumentare accise carburanti

Come si ricorderà, la prima Legge Finanziaria del governo Meloni ha eliminato il cosiddetto “Sconto Draghi”, ovvero il taglio delle accise sui carburanti. In tutto circa 34 centesimi al litro. Il Domani, edito da Carlo De Benedetti, ricorda, poi, come già nel 2018 l’attuale ministro dei Trasporti Matteo Salvini avesse promesso: “Via metà delle accise sulla benzina nel primo Consiglio dei ministri”. Va detto che, nel frattempo, le quotazioni del petrolio sono scese portando un qualche sollievo alle finanze degli automobilisti. Le accise pesano per oltre 0,7 euro (su cui poi si calcola anche l’Iva) al litro. Ogni anno in Italia si spendono circa 60 miliardi di euro per comprare carburanti, di questi circa 35 miliardi finiscono nelle casse dello Stato. La delega fiscale prevede anche la revisione del sistema di tassazione in materia di accisa sul gas naturale e sull’energia elettrica collegandone il valore ai quantitativi dei prodotti effettivamente ceduti e fatturati, cambiando di fatto l’attuale meccanismo che si aggancia invece al criterio storico. (Continua a leggere dopo la foto)

governo vuole aumentare accise carburanti

Le norme che decreteranno questi tagli arriveranno, presumibilmente, entro 24 mesi con dei decreti legislativi.

Potrebbe interessarti anche: La scoperta sulle origini del Covid: “Altro che pipistrelli” (ilparagone.it)