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“Maternità surrogata? Balle”. Marina Terragni, la femminista più odiata dalle donne, asfalta le compagne

Pubblicato il 21/03/2023 21:52

Femminista, sì, ma contraria alle folli derive pseudoideologiche. Marina Terragni, per il Giornale, che l’ha intervistata, è “la femminista più odiata dalle donne”, per le sue posizioni assolutamente contrarie alla pratica dell’utero in affitto, che definisce “Esempio più lampante della sottrazione dei figli alle donne”. Dunque, quelle sulla maternità surrogata sono “tutte balle”. Sono, in tutto il mondo, oramai migliaia i bambini che nascono dall’utero in affitto di qualche donna bisognosa: più di duemila solo negli Stati Uniti nel 2022, con un incremento annuo del 200 per cento. Un vero business in espansione: secondo la stessa giornalista, nel libro che ha recentemente dato alle stampe, Temporary Mother – Utero in affitto e mercato dei figli, oggi il fatturato supera addirittura i 3 miliardi di euro. Sicché le donne diventano mezzi di produzione e i bambini oggetti in vendita. E, dunque, “Non è omofobia negare la trascrizione degli atti di nascita da maternità surrogata. Oltraggioso è mentire ai bimbi sulla loro identità“, afferma nell’intervista con il quotidiano milanese. Per queste sue tesi, Marina Terragni è assai invisa alle altre donne che si proclamano femministe, alla cui scontata obiezione sui diritti dei bambini stessi replica: “i diritti dei bambini sono violati con la maternità surrogata, li vìola chi chiede la trascrizione integrale degli atti di nascita”. Ancora: “Il superiore diritto del bambino è stare con chi l’ha partorito, nel cui corpo è venuto al mondo. Il secondo diritto del bambino è alla verità sulle proprie origini. Non gli si può raccontare le balle”. La vera distinzione da fare è, sempre nelle parole di Marina Terragni, tra il “vero” femminismo e gli arroccamenti ideologici. “Quelle di Non una di meno vogliono che le donne si prostituiscano liberamente, che mettano al mondo figli per gli altri per diecimila euro”. Il femminismo vero ha cercato un dialogo, ma “non c’è stato concesso con Enrico Letta, le donne del Pd, Alessandro Zan o Monica Cirinnà. Mai”. Le femministe radicali non rappresenterebbero, pertanto, le vere istanze della donna; il loro è “transfemminismo”, al servizio “della comunità Lgbt”. (Continua a leggere dopo la foto)
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terragni femminista contro maternità surrogata

Contro le fake news, come le definisce, della sinistra, Marina Terragni riporta quanto appreso durante le ricerche per il libro che abbiamo citato: “I contratti normano ogni aspetto della gestante, dalla tinta allo smalto all’alimentazione, compresa la vita sessuale, tanto è vero che sono richieste delle lesbiche, che darebbero maggiori garanzie igienico-sanitarie”. Fino a quella che è definita “riduzione embrionale”. In sostanza, e questo a nostro avviso è aberrante, “Se impianti tre embrioni, crescono tre feti e la coppia ne vuole due, il terzo va soppresso, anche se la gestante non vuole. Non ha proprietà sul feto”. (Continua a leggere dopo la foto)

terragni femminista contro maternità surrogata

Quanto ai gay, dell’utero in affitto, in realtà, “non gliene frega niente”, conclude la giornalista: “Sarebbe anche ora che i gay dicessero che non è omofobia non trascrivere gli atti di nascita da utero in affitto”.

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