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Superbonus, le banche tornano a comprare: cosa cambia e chi può godere ancora dei vantaggi

Pubblicato il 24/03/2023 10:27
Superbonus banche comprano crediti

Finalmente arrivano importanti notizie sul fronte Superbonus. Dopo che migliaia di famiglie e imprese si sono ritrovate in mezzo al guado, con il rischio chiusura per tantissime aziende, adesso le banche sono pronte a comprare i crediti del Superbonus in modo da “scongelare” i 19 miliardi di euro di fatture incastrate nei cassetti fiscali delle imprese. Parte Bpm, e a seguire tutte le altre. Il ministero dell’Economia ha accolto con “soddisfazione” le risposte positive dei big del mondo bancario, i quali hanno deciso di muoversi così dopo aver ricevuto, ovviamente, rassicurazioni da parte del governo. Soprattutto sul fatto che verranno apportate altre importanti modifiche al decreto che salvaguarda i loro bilanci. Cos’ facendo, dunque, i cantieri ripartiranno. Ma cosa succederà nei fatti? (Continua a leggere dopo la foto)
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“Ritengo ragionevole che nei prossimi giorni arrivino notizie positive per gli esodati creati dai governi precedenti” ha tuonato il ministro dell’Economia Giorgetti attaccando chi lo ha preceduto in questi anni. Parlando al question time in Senato, il ministro ha ricordato che “la decisione che il governo ha preso il 16 febbraio prevede la disciplina transitoria che consentirà di continuare ad esercitare le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per tutti gli interventi per i quali risultavano già presentate le richieste”. E i cosiddetti esodati del Superbonus? Ha aggiunto Giorgetti: “Esistevano già a quella data, non li ha certo creati questo governo, ma i decreti assunti in precedenza”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il nuovo decreto legge punta quindi a dare certezze. Giorgetti attacca ancora i governi precedenti: “Chi dentro a questa trappola ci è già caduto e si ritrova con crediti incagliati non è per il nostro decreto”, ma perché “famiglie e imprese in buona fede hanno creduto ai fuorvianti messaggi iniziali della gratuità per tutti“. Il Superbonus ha rappresentato un impulso alla ripresa e al lavoro, ma ha creato crediti per 120 miliardi di euro che sono debito che lo Stato dovrà pagare nei prossimi anni. Come uscirne dunque? Per i 19 miliardi di crediti incagliati, una delle ipotesi del governo è quella di utilizzare l’F24 in compensazione con i debiti fiscali e la trasformazione delle eccedenze in carico alle banche in Btp. Ma c’è anche altro. (Continua a leggere dopo la foto)
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Superbonus banche comprano crediti

Per il Superbonus restano cessione del credito e sconto in fattura

Per mettere una toppa al Superbonus, viene dunque concesso il mantenimento della cessione del credito e dello sconto in fattura per gli interventi di superamento ed eliminazione di barriere architettoniche. Come riporta Il Messaggero c’è anche il via libera alla possibilità di accedere al meccanismo di cessione credito-sconto in fattura per varianti ai lavori disposte dopo il 16 febbraio scorso. Accolta anche la soluzione, basata su autocertificazioni delle parti, che consentirà ai contribuenti di usufruire del bonus per gli interventi di edilizia libera (caldaie e infissi) avviati prima del blocco imposto dal decreto (il 16 febbraio). Sarà poi reintrodotta la possibilità, su richiesta del contribuente, di allungare la detrazione per il Superbonus dagli attuali cinque anni fino a 10 anni.

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