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“Dormivi?” “Ti querelo!” Scontro furibondo fra Salvini e Majorino: “Il problema è la sinistra”

Pubblicato il 25/12/2022 15:04 - Aggiornato il 25/12/2022 15:06

Feroce scambio di accuse tra Matteo Salvini e Pierfrancesco Majorino, candidato alle regionali lombarde del 2023 per il centrosinistra e, dal 2019, eurodeputato. Lo scenario dello scontro è ancora lo scandalo Qatargate, che non accenna a sgonfiarsi e ogni giorno ci regala nuovi spunti. In questo caso, declinati in salsa tutta lombarda. Majorino, infatti, già assessore alle politiche sociali nelle giunte Pisapia e Sala in quota Pd, noto per le posizioni “immigrazioniste”, siede a Strasburgo nei banchi dei Socialisti e democratici, lo stesso gruppo parlamentare pesantemente coinvolto dalle indagini su Panzeri, Kaili e soci. Majorino è il vicepresidente della Commissione per lo Sviluppo e la Cooperazione del parlamento europeo, invero proprio colui che, per dirla con Salvini, “avrebbe dovuto controllare” l’operato degli indagati e di coloro che sono agli arresti per l’incresciosa vicenda. Se qualche giorno fa abbiamo dato conto del dilaniamento interno alla Lega e di una paventata scissione, in vista dell’importante tornata elettorale, Matteo Salvini intende tenere il punto e così, a margine di una visita all’ospedale Buzzi di Milano, non si è trattenuto: “Majorino dovrebbe avere soltanto il buongusto di tacere”, poiché, ha proseguito il ministro delle Infrastrutture, “Non si è accorto dei trolley pieni di soldi sotto il naso”. E ancora: dal Pd fanno la morale “in casa altrui, quando il problema è a sinistra”. (Continua a leggere dopo la foto)

Sicché “fossi nel Pd e nella sinistra chiederei scusa per anni d’insulti, restituirei le somme e mi dimetterei”, aveva chiosato il leader della Lega, che aggiunge: “Sono stato in Qatar, in Marocco, e non ho mai portato a casa valigette piene di contanti”. La risposta di Majorino non ha tardato ad arrivare, altrettanto dura. “Salvini si vergogni”, ha commentato l’esponente Pd. Pierfranscesco Majorino ha annunciato di aver dato mandato “al mio avvocato di valutare ogni azione a tutela della condotta diffamatoria di Salvini”, lo stesso Salvini che è “un esperto di interferenze esterne, visti i traffici coi russi del suo amico Savoini”. (Continua a leggere dopo la foto)

Infine, Pierfrancesco Majorino ha ricordato l’astensione della Lega, lo scorso mese di marzo, dal voto sul rapporto sulle ingerenze esterne all’Unione europea. Si è espresso su tale diatriba verbale anche Vinicio Peluffo, segretario del Partito democratico in Lombardia: “Non abbiamo mai incontrato nessun dubbio personaggio al Metropol di Mosca, non abbiamo perso per strada 49 milioni di euro”, ha affermato. Di sicuro c’è chi potrebbe approfittare del reciproco avvelenamento dei pozzi: è Letizia Moratti, la candidata del Terzo polo, che potrebbe essere appoggiata anche dall’ala nordista e dissidente della Lega.

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