Non passa giorno in cui non si leggano articoli di cronaca che raccontano di una Milano allo sbando, sporca, insicura, in mano alla criminalità e agli immigrati. Non passa giorno in cui non si legga di stupri, rapine, assalti. Una Milano sempre più cara, sempre più invivibile. Eppure, il sindaco sinistro Beppe Sala, invece di pensare alle priorità della città, si dà al cinema e diventa attore. L’occasione? La reunion dello storico gruppo rap milanese dei Club Dogo, formato da Guè, Jake La Furia e Don Joe. Per annunciare il grande ritorno insieme sulle scene, i Dogo hanno infatti pubblicato un video insieme al sindaco e all’attore Claudio Santamaria. Il trailer è stato pubblicato sul loro profilo Instagram. Si coglie subito un filmato di taglio cinematografico che prende ispirazione dalla saga di Batman. E cosa fa Sala? (Continua a leggere dopo la foto)
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I Club Dogo tornano insieme dopo dieci anni circa e lo fanno in grande. Milano nel loro video per annunciare la reunion diventa misteriosa e dark, proprio come lo è in questi ultimi anni in cui è piombata in mano all’insicurezza e all’incuria per colpa di chi l’ha amministrata. E infatti non è un caso che proprio il sindaco Beppe Sala sia uno dei protagonisti del video. I due protagonisti, il sindaco e Santamaria, sono a un bivio, messi di fronte alla necessità di una decisione per salvare la città e chiamare in soccorso tre anti-eroi, “l’unica speranza”, “l’unica leggenda” del rap italiano. L’appuntamento è per il 2024, quando Guè, Jake La Furia e Don Joe torneranno insieme sulla scena. (Continua a leggere dopo la foto)
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Beppe Sala nel video dei Club Dogo per la reunion
Un’anteprima dell’annuncio della reunion, dopo anni di smentite, è arrivata qualche settimana fa da Emi Lo Zio, uno dei membri della Dogo Gang, che aveva condiviso su Instagram una foto storica del trio con scritto: “Non succede, ma se succede?”. Come se non bastasse il video con Sala e Santamaria a darne conferma, i Club Dogo hanno fatto comparire a Milano anche delle bandiere nere con il loro simbolo e la scritta “Club Dogo is for the People”. La loro storia era partita una ventina d’anni fa con il disco “Mi Fist” e si era conclusa nel 2014 con “Non siamo più quelli di Mi fist”. Auguri a loro, certo. Però che il sindaco trovi anche il tempo di fare il sindaco, e non solo quello per fare l’attore.
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