Altro che la favola della “giovane outsider” propagandata dalla grancassa dei media di regime, la celebrazione di Elly Schlein, nuova segretaria del Partito Democratico, come “una di noi” è una narrazione destituita di ogni fondamento. I giornali hanno fatto a gara per incensarla con un termine che ha iniziato a fare il giro dei social, rimbalzando di articolo in articolo: “Underdog”. Repubblica è stata la prima ad associarlo a Schlein, per sottolineare come la leader dem sia partita dal basso per poi, contro ogni pronostico, scalare ogni posizione fino a prendersi la segreteria di forza, potendo contare soltanto sulle proprio forze. Ma le cose stanno davvero così? Secondo Libero Quotidiano, assolutamente no. E quell’appellativo, “underdog”, utilizzato anche da Giorgia Meloni al momento del suo insediamento a Palazzo Chigi, non potrebbe essere più sbagliato. Trattasi una rappresentate a tutti gli effetti di quella élite di sinistra che governa il Paese da 30 anni. (Continua a leggere dopo la foto) >>> “Stretta sui condizionatori: cosa cambia”. Follia Pd: una task-force per i controlli nella Capitale
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La differenza tra le due, secondo Libero, è che Meloni “da sola è riuscita pian piano a scalare le gerarchie della politica. Il tutto aiutando anche la mamma a casa. Una vita difficile che ha poi trovato il ristoro di una carriera politica da vero underdog capace di ribaltare i pronostici all’interno del partito prima e alle politiche poi”. Elly Schlein, invece, avrebbe alle spalle un background completamente diverso. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Proviene da una stirpe familiare che ha avuto rapporti stretti con la politica – ha spiegato Libero – col mondo dell’università e col mondo delle istituzioni. Il nonno materno era Agostino Viviani, antifascista che aderì al Partito d’Azione nel 1937 e nel 1945 entrò a far parte della Consulta Nazionale. I genitori invece fanno parte del mondo accademico”.
“La mamma, Maria Paola Viviani è è docente ordinario di Diritto pubblico comparato nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università dell’Insubria – ha concluso Libero – e ha insegnato per molti anni nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Milano. Il padre, Melvin Schlein è un politiologo e accademico statunitense. Inoltre il padre di Elly Schlein è professore emerito di scienza della politica e storia presso la Franklin University di Lugano e in passato è stato anche assistant director nella sede bolognese della Johns Hopkins University. Non proprio origini operaie quella della Schlein”.
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