Siamo il Paese delle assurdità, e questi due anni e passa di pandemia ce lo hanno confermato in modo netto e chiaro. Sanremo è il tema del momento, c’è poco da fare. Ma a noi che non interessa dare riscontri sul festival canoro e sulle esibizioni degli artisti, preme segnalare una di queste assurdità. Si è scoperto in piena kermesse che Sanremo è la città dove serve un tampone per fare il tampone. Siamo praticamente alle comiche finali. O almeno si spera, che qui con Draghi e Speranza al comando c’è da aspettarsi di tutto. E così, mentre Omicron si dirada e le misure restrittive stanno per allentarsi, a Sanremo è in vigore una regola che nemmeno nei mesi più oscuri della pandemia è stata mai applicata. (Continua a leggere dopo la foto)
Anche se qualcuno l’aveva paventata. E capita così che in meno di due giorni – segnala l’Agi – tocchi farsi tre test uno dopo l’altro per non restare esclusi dai posti sacri del Festival. Per accedere alla sala stampa occorreva un tampone da casa, non più vecchio di 48 ore necessario a mettere il naso in un’area tamponi in una piazza della città. Se l’esito è negativo, il pass si sblocca ma solo per 72 ore al termine delle quali ovunque ti trovi vieni raggiunto da un messaggio sul telefonino che ti avverte che la tua libertà sta per scadere se non corri a sottoporti a un nuovo tampone. (Continua a leggere dopo la foto)
Scrive l’Agi: “Il culmine però lo si raggiunge per entrare nella dependance del Festival, la Nave di Costa Toscana. Per salirci devi possedere un tampone molecolare e, solo se questo è negativo, ti è consentito di accedere a un test rapido e, se tutto va come deve, puoi finalmente esplorare l’imbarcazione dove Orietta Berti regna sovrana”.
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