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La bufala della variante Omicron: i dati sudafricani e inglesi sgonfiano l’ennesima paura costruita

Pubblicato il 23/12/2021 08:43

L’enorme ondata di casi di omicron in Sudafrica sembra diminuire con la stessa rapidità con cui è cresciuta. La “bolla” Omicron quindi si sta già sgonfiando. È durata quel tanto che serviva a far “impazzire” i mercati e prorogare stati d’emergenza e restrizioni. Lo stesso trend della variante si registra anche in Inghilterra, in Scozia e in Olanda. Proprio a questo riguarda, prendendo a modello il caso Sudafrica, il Washington Post apre una serie di interrogativi che gettano ulteriori dubbi sull’intera vicenda Covid. Il principale scienziato sudafricano in materia di malattie infettive, che ha guidato la risposta alla pandemia del Paese, ha affermato che il Sudafrica ha rapidamente superato il picco di nuovi casi di omicron e, a giudicare dalle prove preliminari, si aspetta che “ogni altro paese, o quasi, seguirà la stessa traiettoria”. (Continua a leggere dopo la foto)

E se pensiamo a tutto quello che Omicron ha causato in pochi giorni, con quell’incredibile altalena dei mercati finanziari, come se qualcuno fosse lì pronto ad aspettare proprio questo evento, e le restrizioni che ogni Stato sta varando per dar vita all’emergenza permanente, ecco che i dubbi affiorano sempre più. Già, perché i dati relativi a Omicron, come dimostra il caso del Sudafrica da cui tutto è partito, parlano di altro. Solo una settimana fa, il Sudafrica stava vedendo tassi di positività alle stelle. Ma durante i primi giorni di questa settimana, c’è stata un’inversione di tendenza. Nell’affrontare l’ondata di infezioni, il Sudafrica aveva deciso di non imporre un blocco o altre importanti restrizioni… (Continua a leggere dopo la foto)

L’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili del Sudafrica ha pubblicato uno studio – non ancora sottoposto a revisione paritaria – che ha rafforzato i precedenti risultati del paese secondo cui l’Omicron stava causando meno ricoveri e casi di gravi effetti collaterali rispetto alle precedenti varianti. Lo stesso che si sta verificando in altri Paesi, vedi Inghilterra e Scozia. A dirlo, infatti, è il Guardian: “Omicron sembra essere più mite, con una probabilità ridotta del 20-25% di una visita in ospedale e un rischio inferiore di almeno il 40% di essere ricoverati per una notte”.

Ancora più significativo, sempre stando ai dati del Guardian, è il caso Scozia: “Un’analisi preliminare separata dei casi di Omicron in Scozia ha evidenziato una riduzione ancora maggiore del rischio di ospedalizzazione rispetto a Delta. Gli scienziati dello studio Eave II, utilizzando i dati ospedalieri dal 23 novembre al 19 dicembre, hanno concluso che il rischio di ricovero può essere inferiore del 70% con Omicron“. Mettiamo dunque insieme i dati sudafricani e quelli del Regno Unito, e facciamoci alcune domande. Questa nuova variante è nata con molti dubbi e si sta sgonfiando con altrettanti interrogativi. Le conseguenze però, a livello economico e sociale, sono state disastrose. In Italia, ad esempio, è proprio con Omicron che il governo ha giustificato la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 marzo 2022, le prossime restrizioni e possibili lockdown a capodanno. È normale tutto questo? (Continua a leggere dopo la foto)

Lo studio sudafricano- ripreso dal Washington Post – ha rilevato che la variante Omicron aveva l’80% in meno di probabilità di portare al ricovero in ospedale e che per i pazienti che erano stati ricoverati in ospedale, il rischio di malattie gravi era inferiore del 30%. Gli scienziati sudafricani hanno annunciato il rilevamento della variante meno di un mese fa. Da allora, molti governi europei hanno imposto ulteriori restrizioni…

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