Nel suo ultimo video Robby Giusti ha dato una notizia davvero assurda. Non ci stupisce, certo. Ma dà ancora meglio la misura di chi sia Roberto Speranza e di come abbia gestito la Sanità italiana durante il suo periodo al ministero con i governi pandemici di Conte e Draghi. Parlando delle elezioni Regionali, e nello specifico del Friuli Venezia Giulia, Giusti ha raccontato di cosa è successo ad Antonio Iracà di Italexit candidato nella lista “Insieme Liberi”. Durante un evento di campagna elettorale ha posto due domande proprio a Roberto Speranza. Solo per aver posto quelle due domande, in un evento pubblico, è stato aggredito e buttato fuori in malo modo, e salvato da altri attacchi dall’intervento delle forze dell’ordine. Robby Giusti ha poi dato prova di quanto accaduto mostrando a tutti il video che testimonia l’aggressione. (Continua a leggere dopo la foto)
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Commenta Robby Giusti: “Ecco com’è e quanto è democratico l’ex ministro Speranza“. Antonio Iracà aveva “osato” porre due domande lecite: “Come mai quando lei era ministro è stato chiuso un pronto soccorso in zona? E’ stato detto che era stato per risparmiare soldi. Ma poi sono stati dati 80 milioni a strutture private“. Speranza non ha voluto rispondere. Iracà a quel punto ha punzecchiato ancora: “Mentre chiudeva i pronto soccorso aveva però tempo di scrivere un libro…”, riferendosi all’ormai famosissimo libro di Speranza poi fatto ritirare dal mercato e al centro di un altro scandalo. In tutta risposta l’ex ministro ha fatto buttare fuori il candidato della lista “Insieme Liberi”. (Continua a leggere dopo il video)
Speranza non risponde, buttato fuori chi fa domande
Ma perché Speranza ha fatto buttare fuori Antonio Iracà? Lo spiega Iracà stesso in un’intervista riproposta da Robby Giusti: “Più che una contestazione la mia è stata una semplice domanda. Loro ostentavano il valore della sanità pubblica. Allora ho chiesto dove erano loro quando la Serracchiani ha chiuso il pronto soccorso di Magnago. Come motivazione mi hanno dato che sono stati risparmiati quasi 2milioni di euro. Nello stesso anno, però, hanno dato 80 milioni alla sanità privata. Subito dopo la domanda sono stato aggredito. E per fortuna che c’erano le forze dell’ordine”.
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