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“Prima i nazisti ora i no vax”. Repubblica choc: cosa sono riusciti a scrivere. L’articolo-vergogna

Pubblicato il 26/07/2023 13:47 - Aggiornato il 28/07/2023 09:42
Repubblica Paraguay nazisti no vax

Dopo l’attacco a LaVerità per aver pubblicato le parole del premio Nobel per la Fisica in carica, John Clauser, contro l’allarmismo sul cambiamento climatico, Repubblica si cimenta in un’altra prova vergognosa, mettendo sullo stesso piano, senza neppure un minimo di pudore, i nazisti del secolo scorso e i no vax. E lo fa in un articolo dall’inequivocabile titolo: “Paraguay, da terra di fuga per nazisti a paradiso per i tedeschi no vax”. La firma è della corrispondente Tonia Mastrobuoni. L’incipit è sorprendete: “Da un secolo e mezzo è terra di conquista di colonizzatori razzisti e nazisti in fuga. Ma negli ultimi tre anni il Paraguay è stato tristemente invaso da migliaia di tedeschi no vax che hanno cercato rifugio nel Paese sudamericano”. Razzisti, nazisti e no vax, la stessa cosa insomma. Ma non è tutto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nelle righe successive, Repubblica si interroga nel suo pezzo sul Paraguay sul “perché proprio il Paraguay continui ad esercitare un’attrazione così irresistibile su fuorilegge e feccia bruna”. I no vax, dunque, sarebbero “fuorilegge” e “feccia bruna”. Lo hanno scritto così, nero su bianco. E poco importa se l’intero pezzo prenda le mosse da un servizio del settimanale tedesco Spiegel su Colonia Indipendencia, un villaggio tedesco fondato un secolo fa. L’articolo cita, mettendoli dunque sullo stesso piano dei no vax, “la prima illustre razzista”, cioè la sorella di Friedrich Nietzsche, Elisabeth, che fondò con il marito Bernhard Förster, “noto sostenitore di teorie ‘voelkisch’ e antisemita militante, una colonia a 150 km dalla capitale Asuncion. E per fugare ogni dubbio sulle intenzioni, i due battezzarono il villaggio esclusivo di ‘ariani’ ‘Nueva Germania’”. Poi l’”angelo della morte”, Josef Mengele.
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Repubblica, l’articolo sul Paraguay in cui si equiparano nazisti e no vax

Anche lui, infatti, come è noto, trovò rifugio in Paraguay, dopo la fine della guerra. Ma Repubblica ci tiene a precisare una cosa, dopo l’elenco di questi “illustri” personaggi criminali con alle spalle milioni di morti: “Nel frattempo in Paraguay non sono approdati solo nazisti”. No? E quale altro spietato criminale? “Dal 2020, l’anno della pandemia del secolo, le autorità paraguaiane hanno registrato un’impennata di arrivi dalla Germania: 12.500”, tra cui diversi no vax che si sono ritirati lì “per sfuggire alle restrizioni anti-covid”. Il problema è il titolo di questo articolo e le “frasette” con cui, in modo apparentemente innocente e distratto, si fa passare il messaggio che nazisti e no vax sono la stesa cosa. Una roba di cui vergognarsi, profondamente.

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